Stanche dei peli superflui? Provate l’epilatore a luce pulsata
Una soluzione a lunga durata per dimenticarsi di cerette e rasoi (anche per lui)
Se per qualcuno la stagione estiva significa solo aperitivi, mare e abbronzatura, per noi donne (e per qualche maschietto più narciso…) “estate” è anche sinonimo di “dannatissimi peli superflui”. E’ un problema che ci affligge tutte e che ci porta a investire molti soldi (e tempo!) in dolorose cerette e metodi di depilazione pseudo miracolosi.
Se volete dire addio alla schiavitù del rasoio – che oltretutto non è un metodo indicato se volete un buon risultato che duri nel tempo – e non potete più fare la ceretta a causa di problemi alla pelle o di circolazione, una soluzione potrebbe essere l’epilatore a luce pulsata.
Come funziona
Il principio di funzionamento dell’epilatore a luce pulsata prevede l’emissione di un impulso di luce che, interagendo con la melanina, va a “bruciare” il pelo dal bulbo pilifero, a prescindere che il trattamento venga effettuato su un uomo o su una donna. Via libera all’utilizzo di questo apparecchio anche per lui, soprattutto se ci tiene a liberarsi dalla peluria eccessiva su petto e schiena. Attenzione ragazzi, però, a non utilizzarlo sulla zona della barba!
In generale, poi, com’è possibile appurare anche dai libretti d’istruzione degli epilatori dei principali marchi, bisogna effettuare i trattamenti dopo essersi depilate (utilizzando il metodo solito) altrimenti gli impulsi luminosi non raggiungeranno il follicolo pilifero a dovere ma, invece, bruceranno la porzione di pelo che fuoriesce sulla cute. Bisogna poi ripetere l’operazione periodicamente per mantenere i risultati e bloccare la ricrescita dei peli.
Come sceglierlo
Sul mercato ci sono epilatori a luce pulsata di ogni marchio e sceglierli non è sempre cosa facile. Oltre a differenziarsi nel prezzo, infatti, hanno anche diverse caratteristiche di funzionamento. Innanzitutto si distinguono in due categorie: compatti e a pistola. I primi sono sicuramente meno potenti perché più piccoli (e quindi con condensatori meno capienti e meno forti per indebolire il bulbo pilifero), magari utili per viaggiare e per eliminare poca peluria. I secondi sono invece spesso più grandi e ospitano laser più potenti.
Altri elementi da considerare: l’impulso luminoso (più alto il numero di lunghezza d’onda, migliore il risultato); il tempo di rilassamento termico (il ritardo tra due impulsi, per evitare problemi alla pelle orientatevi sui 50ms); la fluenza (l’energia della lampada, anche in questo caso in media stat virtus per cui non sceglietela né molto bassa né troppo alta).
Allora, proverete questo metodo per eliminare i peli superflui in vista della prova costume?