Vaccino antinfluenzale 2019, chi deve farlo
Vaccino antinfluenzale 2019, chi deve farlo e quali sono le categorie a rischio che devono assolutamente prenotare una dose?
Vaccino antinfluenzale 2019, quando farlo? E chi deve essere vaccinato, quali sono le categorie a rischio? L’anno scorso la stagione influenzale è stata la peggiore degli ultimi 15 anni, come sostenuto da tutti gli esperti. Del resto i dati parlano chiaro: 8 milioni e 677 mila casi, con 160 decessi. Come sarà l’influenza 2019? La stagione dovrebbe essere di intensità media, ma non dimentichiamo che influenza e polmonite sono tra le prime 10 cause di morte in Italia, per questo la vaccinazione è fondamentale.
Quando fare la vaccinazione antinfluenzale? La campagna è già iniziata e il Ministero della Salute ha elencato ancora una volta quali sono le categorie a rischio, a causa di malattie o della professione svolta, per le quali il vaccino è completamente gratuito. La vaccinazione è fondamentale per proteggere tutta la popolazione: sappiamo come sarà l’influenza 2019, non sarà intensissima, ma è sempre bene non abbassare la guardia. Non è obbligatoria, ma in alcuni casi è fortemente raccomandata.
Fabrizio Pregliasco virologo presso il Dipartimento Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano e Responsabile scientifico di www.osservatorioinfluenza.it, spiega: “Rimane fondamentale ricordare che la vaccinazione rappresenta un’importante tutela per la popolazione. Per comprenderne la rilevanza e l’opportunità della vaccinazione è importante divulgare informazioni semplici, ma esaustive“.
Vaccino antinfluenzale 2019, chi è a rischio?
Quali sono le categorie per cui la vaccinazione stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente? Ci sono persone che rischiano complicanze o ricoveri correlati all’influenza:
- Donne che all’inizio della stagione epidemica sono al secondo o terzo semestre di gravidanza.
- Persone dai 6 mesi ai 65 anni di età con patologie che aumentano il rischio di complicanze (malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche, insufficienza renale o surrenale cronica, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori, malattie congenite o acquisite caratterizzate da carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, patologie per cui sono programmati grandi interventi chirurgici, patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, epatopatie croniche).
- Persone over 65 anni.
- Bambini e adolescenti in trattamento con acido acetilsalicilico a lungo termine.
- Individui ricoverati presso strutture per lungodegenti.
Il vaccino dovrebbero eseguirlo anche le persone che potrebbero trasmettere l’infezione a soggetti ad alto rischio, come medici e personale sanitario di assistenza, famigliari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze, ma anche soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse e categorie di lavori (forze di polizia, vigili del fuoco, altre categorie socialmente utili).
Ci sono poi persone che sono ogni giorno a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:
- Allevatori
- Addetti all’attività di allevamento
- Addetti al trasporto di animali vivi
- Macellatori e vaccinatori
- Veterinari pubblici e libero-professionisti
Anche i donatori di sangue dovrebbero vaccinarsi.