Agopuntura a cosa serve e come funziona
Un trattamento della medicina tradizionale cinese, ecco a cosa serve l'agopuntura e i suoi benefici sulla persona.
L’agopuntura è un metodo della medicina tradizionale cinese che aiuta le persone ad alleviare alcune problematiche a livello fisico e psichico.
Si tratta di un trattamento indolore, riconosciuto clinicamente, che utilizza degli aghi sottilissimi che vengono infissi sulla zona da curare, collocandoli sulla pelle in modo strategico.
Agopuntura a cosa serve e come funziona
Secondo gli esperti, il metodo dell’agopuntura aiuta le persone a ridurre la percezione del dolore e in tal senso aiuterebbe ad alleviare certi sintomi. Bastano due o tre sedute per ottenere dei miglioramenti.
L’agopuntura si usa per curare i dolori legati all’apparato scheletrico e nervoso e dunque per alleviare i dolori cervicali, il mal di schiena, le tendiniti.
L’agopuntura si usa anche per diminuire i fastidi provocati dal tunnel carpale, tendiniti e sciatalgie. L’agopuntura si impiega anche per curare le patologie legate all’apparato respiratorio e dunque asma bronchiale, tosse, bronchiti e rinite, da fare prima dell’arrivo dell’autunno.
La stimolazione di punti mediante gli aghi stimolerebbe un’ energia difensiva – che secondo la medicina cinese ogni persona ha in dentro di sé – che combatte l’entrata delle energie patogene esterne.
Colesterolo e sistema immunitario e ansia
L’agopuntura si dice che faccia bene anche al metabolismo e dunque faciliterebbe la perdita di peso. Inoltre, questa terapia ridurrebbe gli alti livelli di colesterolo e a purificare l’organismo, eliminando le tossine dall’organismo.
Nella medicina cinese sono chiamati “disturbi dello shen”, l’ansia, la depressione e gli attacchi di panico sono i disturbi dello spirito che l’agopuntura può rimediare.
Gli aghi, infatti, avrebbero un effetto rilassante e sono particolarmente utili in caso di fenomeni di ansia momentanea. L’agopuntura migliora anche la qualità del sonno.
Che cosa provoca l’agopuntura nel nostro organismo
E’ stato dimostrato che la stimolazione con l’inserzione di un ago in un “agopunto”, per trattare una sindrome dolorosa, è capace di produrre delle modificazioni oggettive nelle nostre aree cerebrali.
Ciò significa che si modifica la nostra percezione del dolore, ma solo se gli aghi vengono disposti nei punti giusti, in corrispondenza dei meridiani (ovvero nelle diverse zone del corpo) e delle caratteristiche anatomiche della persona.