Bronde vs. Shatush: diffidate dalle imitazioni!
Ultima novità nel campo della colorazione dei capelli o si tratta dell'ennesima imitazione?
Oggi parliamo del Bronde, la nuova tecnica di colorazione dei capelli che promette nuance mai viste prima, un mix tra il castano e il biondo con un effetto super naturale.
Tutti ne parlano, eppure non tutti sanno che il Bronde non è altro che l’ennesimo nome dietro cui si nasconde il più classico degli Shatush.
In giro si legge: “nel Bronde la tecnica consiste nel lasciare la radice dei capelli più scura, mentre lunghezze e punte restano più chiare. Il colore di partenza resta il castano, nelle sue versioni più scure o più chiare a seconda della carnagione, ma a questo si aggiunge il biondo lungo la crescita del capello. L’effetto è decisamente diverso da quello dello shatush, in quanto nel Bronde si avrà una sfumatura molto più naturale ed equilibrata.”
“Dimenticate lo shatush, è il bronde il nuovo biondo. A metà tra castano e biondo, è il colore capelli più hot del momento.”
Ma stiamo parlando sul serio? Cosa ci sarebbe di diverso tra la tecnica di colorazione del Bronde rispetto a quella dello Shatush? Un bel niente, ve lo dico io!
Entrambe lasciano le radici dei capelli più scure rispetto alle lunghezze e alle punte nettamente più chiare.
Nulla di nuovo insomma.
Capita spesso che i giornali utilizzino una parola ad effetto per far credere chissà quale novità… ma effettivamente se vi informate vedrete che il bronde altro non è che il buon vecchio, ma sempre di moda, shatush.
Diffidate dunque dalle imitazioni: i parrucchieri più onesti vi chiariranno la cosa, ma alcuni hairstylist magari potrebbero approfittare della finta novità per chiedere un rincaro sulla colorazione.
Foto: elle.it
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