Dieta mediterranea, vegetariana e vegana: i pro e i contro di questi 3 regimi alimentari
Questione di moda o di salute non importa, ciò che conta è essere informati!
Parlare di dieta mediterranea, vegetariana o vegana suscita sempre lunghi dibattiti, a volte anche piuttosto feroci tra le controparti: i carnivori non sopportano i vegetariani, men che meno i vegani, e il sentimento è del tutto ricambiato. L’intento di questo articolo non è quello di generare l’ennesima diatriba, bensì di informare semplicemente le persone su quali vantaggi o svantaggi possono incontrare scegliendo un tipo di alimentazione piuttosto che un altro.
Personalmente, sono una convinta sostenitrice della dieta mediterranea completa di tutti gli alimenti, sia quelli di origine vegetale che animale. Non per questo critico chi sceglie, per ragioni personali o etiche, di eliminare dalla propria alimentazione la carne o i derivati degli animali, basta utilizzare le dovute attenzioni!
Dagli ultimi dati emerge che alla carne rinunciano sei italiani su cento; alla carne e ai derivati animali uno su cento. Sul perché della scelta vegetariano-vegana, pare che gli uomini cambino per motivi di salute, mentre le donne per ragioni etiche.
I vari tipi di dieta vegetariana-vegana
Per capire quali vantaggi e svantaggi possono portare alimentazioni di questo tipo è necessario dapprima distinguere tra 3 differenti “modi di essere vegetariano”.
C’è infatti il latto-ovo vegetariano, che rinuncia alla carne, al pesce, ai crostacei, ma ammette il consumo di uova e latte.
Sostituendo le proteine della carne con quelle dei legumi tutto sommato si può considerare un’alimentazione bilanciata che, come vantaggio principale, previene il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore legati proprio alle abitudini alimentari. In ogni caso, ci tengo a precisarlo, non serve essere vegetariani per prevenire i tumori, basta alimentarsi in modo corretto ed equilibrato, senza eccedere nel consumo di cibi di origine animale.
C’è poi il latto vegetariano che, rispetto al precedente, non ammette neppure il consumo delle uova. Chi sceglie questo tipo di alimentazione deve stare attento all’apporto di proteine e di vitamina B12, eventualmente compensando le carenze con un integratore.
E infine arriviamo al vegano la cui dieta prevede il solo consumo di vegetali. In questo caso i vantaggi sono quasi inesistenti: si possono al contrario verificare gravi deficienze di vitamina B12 e di ferro. La carenza di vitamina B12 può dar luogo a malattie del sistema nervoso e predispone all’Alzheimer, mentre la carenza di ferro provoca anemia.
Le controindicazioni della dieta vegetariana: i risultati di una ricerca recente
Una recente ricerca, intitolata Austrian Health Interview Survey, condotta nell’Università Medica di Graz, in Austria, e pubblicata dalla rivista Plos One, ha dimostrato che se da un lato il consumo di alimenti di origine vegetale previene il rischio di cancro, la totale eliminazione della carne può essere controindicata. I risultati dello studio hanno infatti dimostrato che proprio a causa di un’alimentazione del tutto sbilanciata, i vegetariani hanno il doppio delle probabilità di soffrire di allergie, sono più esposti alla depressione, all’ansia e allo sviluppo di tumori.
Questa ricerca non fa altro che confermare che un regime alimentare bilanciato è l’unica via possibile per il benessere fisico.
Voi cosa ne pensate?