La liposuzione? Ma anche no!
Ogni litro di grasso che rimuovi, il tuo organismo lo riproduce con gli interessi!
In quante, almeno una volta, abbiamo pensato: “quasi quasi lo faccio, sento un chirurgo e vedo che mi dice”.
La liposuzione chiaramente non serve a dimagrire, ma al contrario è un intervento particolarmente indicato in persone normopeso o in leggero sovrappeso che hanno depositi di grasso localizzati che rendono il corpo poco armonioso nel suo insieme. Molto spesso questi depositi, essendo consolidati nel tempo o costituzionali, non diminuiscono né con la dieta né con l’esercizio fisico.
Ecco perché la liposuzione, liposcultura o come la vuoi chiamare, rimane tutt’ora uno degli interventi maggiormente praticati dopo la mastoplastica additiva (ovvero le protesi al seno).
Ma, e qui casca l’asino, pare che in realtà sottoporsi a questo intervento di chirurgia determini nell’immediato un aumento del grasso viscerale (ovvero il grasso che circonda gli organi), proprio perché il nostro organismo, privato di una certa quota di adipe, entra in protezione.
La scoperta è stata fatta da un gruppo di chirurghi plastici dell’università di San Paolo, in Brasile (la patria della chirurgia estetica), ma non è altro che un “+1”, ovvero si somma ad altre ricerche fatte in passato.
C'è una notizia cattiva e una buona
La notizia cattiva è che l’aumento del grasso viscerale, essendo il più pericoloso perché riveste gli organi interni, determina un aumento dell’incidenza di patologie cardiovascolari; quella buona, però, è che questo effetto collaterale può essere del tutto risolto se si pratica una regolare attività fisica da subito dopo l’intervento.
Come nutrizionista preferisco promuovere sempre una corretta alimentazione e una regolare attività fisica: se si seguono entrambe, difficilmente si arriva a dover ricorrere ad una liposuzione. Devo ammettere però che ci sono situazioni in cui il grasso è davvero consolidato, magari per una predisposizione genetica di base, in quel caso l’intervento potrebbe dare risultati più validi. Ma, mi chiedo, sei davvero disposta ad affrontare un intervento chirurgico, con tutti i rischi di routine, se non davvero necessario?