L’influenza del 2019 è la peggiore di sempre. I bambini rischiano di più

L'influenza 2019 ha raggiunto il suo picco: a fare le conseguenze di un'epidemia terrificante soprattutto i bambini.

L’influenza 2019 ha raggiunto il suo picco massimo. Come sempre è iniziata a dicembre, soprattutto nel periodo delle feste di fine anno, per raggiungere l’apice nel mese di febbraio. Ancora non è finita. Il picco di contagi continuerà ancora a lungo e metterà a letto ancora moltissimi italiani. I soggetti più a rischio? Purtroppo sono i più piccoli, i più indifesi: i nostri bambini!

influenza

5 milioni di italiani a letto con i sintomi dell’influenza. Che di fatto ha cominciato a fare le sue vittime con qualche giorno di ritardo, complice anche il clima che non è stato freddissimo. Nella prima metà del mese di febbraio il maggior numero di casi, con un aumento dell’infezione che ha causato la malattia in moltissimi bambini e in numerosi adulti. Gli esperti dicono che l’influenza 2019 è stata la peggiore degli ultimi 16 anni. Oltre agli anziani, di solito più deboli di salute, sono i bambini a scontare il prezzo più caro dell’epidemia influenzale. Anche perché proprio le scuole e in generale i luoghi affollati e chiusi sono il luogo perfetto per il proliferare di germi, batteri e virus, come il virus dell’influenza.

Mai sottovalutare i sintomi dell’influenza. La febbre sale sopra i 39 gradi, il bambino lamenta malessere generale, stanchezza, non ha appetito. Può avere raffreddore e mal di gola. E quel classico dolore alle ossa che accompagna gli aumenti di temperatura. Ovviamente è sempre bene contattare il medico pediatra, lasciando i bambini a casa da scuola e facendoli riposare. Date loro l’antipiretico se la febbre sale sopra il 38. Date loro molto da bere, fateli mangiare poco e spesso e quello che va loro.

sintomi influenza

Ricordatevi di lavarvi spesso le mani, di lasciare un po’ aperte le finestre di casa così da far cambiare l’aria.

Non vestite troppo i bambini (la regola vale quando hanno l’influenza e quando non ce l’hanno: l’abbigliamento a cipolla è sempre il migliore).