Meduse, ricci e pesci pericolosi i rimedi contro i pericoli del mare
Meduse, ricci e pesci pericolosi: pronto soccorso in spiaggia, i rimedi contro i pericoli del mare
Il sole, il mare, la sabbia. Non aspettiamo altro che questo periodo dell’anno per poterci rilassare e godere il bel tempo. Può succedere però che proprio nel bel mezzo di una bella nuotata, vi capiti un’evento spiacevole. Meduse, ricci e pesci pericolosi, eh si, qualche pesciolino spaventato potrebbe lasciarvi un ricordino! Vediamo assieme cosa fare per evitare episodi del genere.
Senza ombra di dubbio vi saranno venute in mente le meduse. Per prima cosa è necessario dire che le meduse che popolano i nostri mari non sono pericolose, spesso nemmeno urticanti. Sono esemplari differenti da quelli che troviamo nel sud-est asiatico o in Oceania, dove invece occorre essere molto prudenti.
Secondo gli esperti almeno per quanto riguarda il Mar Mediterraneo è raro dover ricorrere al pronto soccorso in caso di contatto con le meduse.
Naturalmente non si può dire che sia piacevole, perché possono provocare un prurito molto doloroso. Ma in genere nel giro di mezz’ora i sintomi cominciano a diminuire d’intensità.
A volte può capitare di non accorgersi di aver avuto un contatto con una medusa e ritrovarsi con dei segni sul corpo a cui non troviamo spiegazione. Questo perché alcune volte le reazioni scattano in ritardo, anche di qualche settimana.
In caso di contatto si consiglia di uscire immediatamente dall’acqua e di pulire la zona interessata con acqua di mare. Cercare di disinfettare subito, se possibile con bicarbonato. Evitate di grattarvi. Non occorre fare altro perché si rischierebbe di diffondere ulteriormente un’eventuale infezione. Se i sintomi peggiorano con comparsa di pallore e sudorazione, è necessario recarsi in pronto soccorso.
Un’altro pesce che può essere fastidioso è la trascina, la cui spina dorsale contiene aculei. In genere vive sui fondali ma può capitare che venga spinta a riva dalle onde. Gli aculei contengono veleno, ma fortunatamente non è letale per l’uomo. Come per le meduse la ferita può provocare gonfiore e dolore nell’area interessata. Tuttavia la ferita è termolabile.
Occorre immergere la parte interessata (in genere il piede) in acqua molto calda, dopo averla accuratamente disinfettata. Se sopraggiungono sintomi come tachicardia, difficoltà alla respirazione, nausea, difficoltà di movimento dell’arto colpito occorre rivolgersi al 118.
Un’altro incontro indesiderato può essere quello con la spina di uno scorfano. I ricci di mare si possono trovare fra gli scogli e se li tocchiamo per errore, si difenderanno. In caso di contatto abbiate l’accuratezza di eliminare eventuali aculei rimasti conficcati, previa disinfezione.