Cos’è l’osteopatia e in quali casi vi si può ricorrere
Sapete cos'è l'osteopatia e che cosa cura? Scopriamo insieme tutti i benefici
Osteopatia, sapete di che cosa si parla? Si tratta di una terapia alternativa molto diffusa in Europa e da moltissimo tempo. Se ci sono dei problemi di salute che non riuscite a risolvere in altro modo, perché non rivolgervi a un osteopata specializzato e certificato?
L’osteopatia considera l’essere umano nella sua totalità. Il trattamento manipolativo osteopatico o OMT è un processo attraverso il quale l’osteopata è in grado di risolvere problemi e anomalie del sistema muscolo-scheletrico. Dell’OMT fanno parte diverse tecniche che permettono di curare il paziente semplicemente con la manipolazione.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’osteopatia appartiene alle Medicine Tradizionali (TM) e alle medicine Complementari e Alternative (CAM), così come altre terapie alternative come la chiropratica, l’agopuntura, la naturopatia, la medicina tradizionale cinese, l’ayurveda, ad esempio. Sempre l’OMS nel 2010 ha provveduto a pubblicare gli standard di riferimento per la formazione degli osteopati e per la pratica della loro disciplina.
Nel documento “Benchmark per la Formazione in Osteopatia”, l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quali sono i principi su cui si fonda questa terapia alternativa:
- ogni essere umano è un’unità funzionale dinamica, lo stato di benessere è influenzato dal suo corpo, dalla sua mente, dal suo spirito
- il corpo umano è dotato di meccanismi di auto regolazione ed è per natura auto guaribile
struttura e funzione sono collegate nel corpo umano a ogni livello - rappresentano componenti fondamentali dell’osteopatia l’analisi strutturale e il trattamento manipolativo
- il trattamento manipolativo osteopatico si sviluppa come mezzo per aiutare i meccanismi naturali di auto regolazione e di auto guarigione del corpo intervenendo su aree di tensione, affaticamento o disfunzione
- l’osteopata si occupa di capire come i meccanismi biologici del sistema muscoloscheletrico si integrano con la fisiologia del corpo umano
- il trattamento manipolativo osteopatico utilizza diverse tecniche manipolative
Il trattamento osteopatico avviene tramite le mani e anche con il resto del corpo. Le manipolazioni si possono distinguere in quattro tipologie: manipolazioni funzionali, per rilassare il corpo, manipolazioni strutturali, manipolazioni viscerali, manipolazioni del cranio.
Osteopatia, significato della parola e storia
Il termine osteopatia deriva dal greco antico ὀστέον, ostéon, «osso» e πάθος, páthos, «sofferenza». Il significato della parola indica alla perfezione di cosa si occupa questa terapia alternativa che può curare moltissimi problemi ai quali potremo andare incontro nel corso della vita.
Il primo a praticare l’osteopatia e a usare questo termine è stato il dottor Andrew Taylor Still nel 1874 negli Stati Uniti d’America. Il medico, originario della Virginia, viveva in Kansas durante la guerra civile americana, vicino a Baldwin City. Fu proprio qui che iniziò a praticare l’osteopatia e a diffonderne per primo i principi dopo esperienze traumatiche che lo avevano colpito in prima persona durante il conflitto. Aveva lavorato come medico di guerra dell’esercito statunitense, aveva visto molti feriti e molti morti e avevano dovuto affrontare anche la morte della moglie e di diversi figli per malattie infettive, come ad esempio la meningite.
Il medico, in forte conflitto con la medicina tradizionale, pensava che il corpo umano fosse capace di guarire e curarsi da solo. Il medico doveva semplicemente rimuovere ogni problema che impedisse al corpo umano di funzionare normalmente. Decise di usare il nome osteopatia, partendo dal termine osteon, ovvero “la struttura”, perché questo era il punto di partenza per capire le cause di una patologia e apportare tutte le cure per risolvere uesti problemi.
Insieme ai suoi studenti, il dottor Still sviluppò un programma medico-scolastico completo con trattamenti fisici speciali che oggi si chiamano Trattamento Osteopatico Manipolativo (OMT). Nel 1892 ha anche fondato la Scuola Americana di Osteopatia nel Missouri.
I benefici dell’osteopatia
Quali sono i benefici dell’osteopatia? Grazie alla manipolazione, il professionista riesce a intervenire su diverse zone dell’apparato muscolo-scheletrico, così da placare e calmare eventuali dolori e problematiche, senza ricorrere all’uso di medicinali o di esami radiologici.
Lo scopo dell’osteopatia è ristabilire l’armonia nell’organismo. Secondo i principi fondanti della tecnica, infatti, tutti i malesseri che proviamo, sia quelli fisici sia quelli psicologici, possono avere conseguenze in tutto il corpo umano. Corpo che funziona bene quando ogni parte che lo compone è in equilibrio perfetto. Ma appena un meccanismo si trova in difficoltà (a causa di una patologia, di un trauma, di un incidente o anche di cattive abitudini), anche altre zone del corpo potrebbero risentirne. Solo in questo modo si possono garantire salute e benessere in ogni parte del corpo umano. Per questo l’osteopata non si focalizza sulla parte del corpo dove il paziente prova dolore, ma ha una visione di insieme.
Il trattamento di manipolazione osteopatica è in grado di ridurre fin da subito i dolori a carico di diverse parti del corpo, come ad esempio schiena e collo, ma è anche in grado di correggere eventuali errori di postura.
L’osteopatia non interviene solo sui muscoli, ma anche su nervi e vasi sanguigni vicini, così da curare anche patologie che non sono prettamente muscolari ma che coinvolgono organi interni del corpo. Il trattamento è anche in grado di intervenire sulla circolazione del sangue. C’è da sottolineare che il trattamento osteopatico non interviene sui sintomi, ma sulle cause: di fatto le manipolazioni eliminano tutti quegli ostacoli e quegli impedimenti che non permettono al corpo di guarire da solo e tornare in ottima salute, a meno che non si tratti di condizioni irreversibili.
L’osteopata, però, non interverrà solo con manipolazioni per risolvere nel breve termine il problema lamentato dal paziente, ma anche dando consigli su una corretta alimentazione e uno stile di vita sano per evitare eventuali ricadute.
Quando rivolgervi a un osteopata
Quando dobbiamo chiamare un osteopata per prenotare una visita e una seduta? Ci si può rivolgere all’osteopata quando si hanno diversi problemi di natura psico-fisica. Di solito ci si rivolge a un professionista del settore quando si hanno problemi di natura muscolare o problemi di natura articolare, ma si può anche ricorrere a questa pratica in altri casi non di natura fisica, ma anche psicologica, come ansia e stress.
Di solito durante la prima visita, l’osteopata fa una valutazione generale, sia ascoltando il paziente e analizzando i suoi sintomi, sia visitandolo per capire quali potrebbero essere le cause del disturbo che lamenta. A partire dalla seconda seduta in poi si può avviare un programma di trattamenti terapeutici di manipolazione.
La prima visita di solito ha una durata ridotta, di circa una mezz’oretta, per conoscere la storia clinica del paziente, approfondire i sintomi, capire se è già in terapia con farmaci o altro. E analizzerà anche le abitudini per capire se c’è da correggere qualche comportamento scorretto che potrebbe essere la causa della problematica riscontrata. Solo in seguito inizierà con le manipolazioni per individuare tensioni, punti di debolezza o altri problemi.
Ci si può rivolgere all’osteopata in caso di:
- problemi alla cervicale
- sciatalgia
- lombalgia
- nevralgia
- dolori dovuti a traumi o incidenti
- mal di testa intensi
- problemi gastrointestinali
- disturbi ginecologici
- disturbi urinari
- artrosi
- ansia
- stress
- insonnia
- vertigini
- sinusite
- acufeni
- otite
- depressione
- stanchezza eccessiva e cronica
Il professionista in osteopatia può curare diversi disturbi in moltissimi pazienti: i trattamenti sono adatti non solo per gli adulti, ma anche per i neonati e i bambini. E talvolta sono consigliati anche per le donne in gravidanza e le persone molto anziane che possono trovare sollievo per alcuni dei disturbi più comuni legati all’età avanzata.
Scuola e laurea: come si diventa osteopati
Non in tutto il mondo l’osteopatia è riconosciuta allo stesso modo. E non in tutto il mondo si formano allo stesso modo. In Italia nel 2017 è stato approvato un decreto (il DDL 1324 del 22 dicembre 2017), pubblicato poi in Gazzetta Ufficiale e convertito nella Legge 3/2018, che inserisce la pratica osteopatica come professione della sanità, per cui è prevista una formazione di alto livello. Per diventare osteopata in Italia bisogna formarsi con un percorso di sei anni in cui si studiano le scienze mediche di base, proprio come i medici. Non esistono al momento università pubbliche che prevedono questo insegnamento, ma solo scuole di osteopatia private. Non esiste un’abilitazione all’esercizio della professione, ma la pratica è abilitante quando l’osteopata ha ottenuto un titolo sanitario abilitante.
Uscendo dai confini nazionali, in Europa le situazioni possono essere molto diverse. In Belgio si sta ancora discutendo sulla legge dedicata alla pratica dell’osteopatia. In Francia gli osteopati non sono operatori sanitari, ma esiste una legge che prevede che la professione sia svolta solo da chi ha un diploma specializzante. Invece in Germania l’osteopata è una figura professionale riconosciuta in ambito naturopatico. In Islanda è una professione sanitaria regolamentate, così come lo è in Liechtenstein e a Malta, ma anche in Portogallo e nel Regno Unito. Invece, in Scandinavia dopo tre anni di studi medici si può scegliere la formazione dedicata. Per ciò che riguarda la Spagna non esiste una regolamentazione al momento.
Mentre fuori dal Vecchio Continente qual è la situazione? In Australia gli osteopati hanno una formazione universitaria di 5 anni durante i quali studiano anatomia, patologia, diagnosi medica, fisiologia e tecniche osteopatiche. In Canada, invece, dipende tutto dalle province: gli osteopati canadesi che si sono formati negli USA sono considerati medici. Negli Stati Uniti dove tutto è nato il Doctor of Osteopathy hanno una formazione in college di medicina osteopatica e sono medici come tutti gli altri: possono anche prescrivere farmaci e iscriversi a specializzazioni mediche.