Pelle ambrata o pelle bianca, qual è la vera bellezza?
Un recente studio di Euromonitor International ha rivelato un aumento degli acquisti di creme illuminanti e sbiancanti per la pelle sia in Oriente che in Occidente. Che l'era dell'”abbronzato è bello” sia finita?
Articolo scritto da Melania del blog Mel’s Choice
Quando si parla di bellezza, in particolare di bellezza al femminile, è impossibile non parlare anche del tono della pelle. La pelle è il nostro biglietto da visita, ciò che si coglie al primo sguardo, una corazza da proteggere e da fare oggetto di un vero e proprio culto, se si vuole che sia perfetta. Eppure, nonostante ciò che i guru del make up e dello skincare dicono, è impossibile raggiungere la perfezione, è impossibile svegliarsi e non avere nemmeno un brufoletto, nemmeno una macchia scura o un colorito disomogeneo, per quante creme e sieri si possano utilizzare.
La perfezione è una questione di punti di vista e proprio questo principio è confermato dall’ininterrotto dibattito che tiene il mondo del beauty diviso in due: è più bella una pelle ambrata o una pelle pallida?
Per anni il concetto di una pelle molto bianca è sempre stato affiancato ad un aspetto malaticcio e poco salutare mentre una pelle più colorata e glowing è stata vista come simbolo di bellezza e benessere. Tante donne infatti hanno scelto di usare tecniche autoabbronzanti per poter raggiungere un tono della pelle più scuro. Non ve ne viene in mente nessuna? Pensate alle sorelle Kardashian o alla guru britannica del make up Tanya Burr. Nei suoi video su YouTube, Tanya non fa altro che ripeterci i benefici del self-tanning, che spesso viene usato anche nei mesi invernali.
Ma è nel periodo precedente l’estate che riviste, magazine e guru della bellezza vari cominciano a bombardare noi lettrici di “facili modi per abbronzarsi ed avere la tintarella perfetta!”. Cosa gli dice che non siamo soddisfatte del nostro colorito Casper-iano? Molte star hollywoodiane sembrano aver abbracciato con fierezza la loro pelle chiarissima, che si tende sempre più a considerare manifestazione di purezza, candore, ingenuità e finezza: tra esse Amanda Seyfried, Amy Adams, Anne Hathaway, Dita Von Teese e, prima su tutte, Cate Blanchette.
Secondo un recente studio di Euromonitor, le donne sia in Occidente che in Oriente starebbero preoccupandosi sempre di più della pelle del loro viso ma ciò che ha distinto le asiatiche dalle europee è proprio la ricerca di un diverso “colore”: mentre le ragazze dagli occhi a mandorla preferiscono una pelle estremamente bianca, quasi di porcellana, ritenendo coloriti più scuri del tutto ineleganti, le donne occidentali hanno per anni ricercato un colorito ispirato dalle celebrità latine, abbronzate e toniche, di contro ad una pelle spenta. Oggi quelle stesse donne cercano creme che le aiutino a curare una pelle per troppo tempo esposta ai danni dei raggi solari in virtù di una fervida ricerca di una bellezza in stile brasiliano, ma ora magari ricoperta di macchie.
“Questa è una nuova era per lo skincare – ha affermato Nicole Tyrimou, portavoce di Euromonitor – le donne asiatiche cercano creme illuminanti e sbiancanti mentre quelle occidentali sono alle prese con macchie scure e danni causati dal sole”. A cambiare, infatti, sembra essere la tendenza secondo cui “abbronzato è bello” che vede l’interesse per le creme sbiancanti ed illuminanti prendere sempre più piede dall’Asia al Brasile, dagli Stati Uniti al Giappone. Si tratta quasi di una vera e propria ossessione in India, ad esempio, dove attori di Bollywood, nonostante il loro colorito molto scuro, si sono ritrovati a fare da testimonial di creme sbiancati. La famosa attrice Nandìta Das si è opposta però alla tendenza, creando il claim “Dark is beautiful” per contrastare la convinzione secondo cui solo una pelle “fair”, cioè chiara, sia sinonimo di bellezza.
Ancora oggi, dunque, non si riesce a capire che nessun estremo può essere simbolo di perfezione e bellezza, anzi, come già sottolineato, la bellezza è questione di punti di vista e di ciò che ci permette di sentirci a nostro agio. Probabilmente il messaggio proveniente dal mondo del beauty è ancora troppo volto alla ricerca di un ideale unico e non ad adattarsi ad ogni donna, con le sue diversità e con i suoi gusti, anche in fatto di colorito della pelle.
Cosa ne pensate? Preferite un colorito ambrato, uno pallido oppure vi sta bene che, in maniera naturale, il colore della vostra pelle cambi a seconda che ci si trovi nei mesi invernali o in quelli estivi?