Sintomi depressione e perdita di lavoro: come superare il trauma
Sintomi depressione e perdita di lavoro: 6 italiani su 10 soffrono dopo il licenziamento. I consigli della mental coach per superare il trauma.
Sintomi depressione per la perdita di lavoro, qual è il nesso? Quando si viene licenziati le cose possono non essere facili. E non solo perché si perde il lavoro. Ma anche perché entrano in gioco dei meccanismo che portano a non accettare la realtà, a non riuscire a metabolizzare la notizia, a non superare quello che può diventare un vero e proprio trauma.
In caso di licenziamento non previsto ci sono delle conseguenze da non sottovalutare, che possono compromettere la salute fisica e mentale del lavoratore. Secondo una ricerca condotta dal National Bureau of Economic Research e pubblicata sul New York Times, il 57% dei lavoratori licenziati con età tra i 25 e i 54 anni è stato colpito da sintomi depressivi, ansia, aumento di peso. Sedentarietà e perdita di motivazione hanno preso il sopravvento nelle loro vite.
Uno studio condotto dall’University of East Anglia in Inghilterra e pubblicato su Psychology Today ci svela, invece, che il 45% dei giovani lavoratori inglesi ha avuto reazioni negative dopo un licenziamento, più che per la fine di una storia d’amore. Come fare per superare il trauma?
Come superare il trauma da licenziamento
Bisogna accettare la realtà, parlare delle proprie emozioni, trasformare il problema in opportunità, senza sminuire le competenze acquisite. Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia, spiega: “La perdita di un lavoro può essere improvvisa e arrivare come un fulmine a ciel sereno, o annunciata in largo anticipo, come accaduto a un professionista con cui ho lavorato e che ha ricevuto la notizia del licenziamento un anno prima. Pur sapendolo, ha continuato a lavorare senza crearsi un’alternativa e soltanto un mese prima dal licenziamento effettivo ha cominciato a svegliarsi dal torpore e realizzare il tempo sprecato. Il trauma del licenziamento è talmente forte che potrebbe attivare meccanismi di negazione, impossibilità di accettare la realtà delle cose, unita alla perdita di speranza e al pensiero di essere stati vittima di un’ingiustizia o di una grande sfortuna”.
Dovremmo vedere il licenziamento come opportunità di crescita professionale. E la mental coach offre un decalogo da seguire in questi casi:
- Ammettere la realtà dei fatti.
- Esternare le proprie emozioni.
- Gestire la sensazione di perdita di valore.
- Non dimenticarsi delle proprie capacità.
- Ricordarsi che l’uomo è il miglior amico di se stesso.
- Stilare un elenco di competenze.
- Imparare a essere resilienti.
- Trasformare il problema in un’opportunità di crescita.
- Permettersi di sbagliare.
- Farsi aiutare da un esperto.