Vaccino antinfluenzale, falsi miti a cui non credere più
Vaccino antinfluenzale, ci sono dei falsi miti a cui non dobbiamo assolutamente credere mai più
Vaccino antinfluenzale, purtroppo sono ancora troppi i falsi miti e le credenze non vere che circolano intorno a questo medicinale che ci aiuta a prevenire l’influenza ed è consigliato a particolari categorie di persone. Meglio combattere le fake news, non vi pare?
L’influenza non è una malattia banale
Basta con la falsa credenza che l’influenza sia banale. L’influenza può esserlo per soggetti completamente sani, ma per i soggetti a rischio può causare complicazioni anche molto serie, come la polmonite. Lo sapete che nel mondo sono più di 500mila le persone che muoiono ogni anno a causa delle complicanze dell’influenza?
Il vaccino serve
Non è un vaccino inutile per ingrassare i portafogli di Big Pharma. E’ utile per evitare la circolazione del virus che in alcune persone potrebbe essere pericoloso. Vaccinarsi può ridurre del 40-60% il rischio di ammalarsi. E di contagiare altre persone.
Il vaccino non è eterno
Non è uno di quei vaccini che una volta fatto vale per sempre, per il semplice fatto che i virus cambiano. E la protezione non rimane alta per più di 6 mesi dalla somministrazione. Dopodiché la protezione diminuisce pian piano. Per questo bisogna vaccinarsi ogni anno a ridosso della stagione influenzale, vale a dire nel mese di novembre.
Il vaccino non è pericoloso in gravidanza
Anzi, si consiglia il vaccino in gravidanza per proteggere mamma e nascituro. Perché i sintomi dell’influenza nei bambini appena nati possono essere molto pericolosi. Forse è meglio proteggersi, non vi pare?
Il vaccino non fa venire l’influenza
I virus contenuti nel vaccino non sono attivi, quindi non possono causare influenza o contagiare gli altri. Quello che potremmo avere è gonfiore, arrossamento, dolore nella zona dell’iniezione, lieve febbre e dolori articolari. Questi sono piccoli effetti collaterali che potrebbero capitare, ma non è detto che si manifestino.