Ecco come sapere quando il pesce è fresco
Piccoli segreti per riconoscere il pesce fresco.
Sembra facile, ma non lo è. Riconoscere il pesce fresco ed essere sicuri di portare sulle nostre tavole solo il meglio non è proprio una passeggiata. Spesso a confonderci è il modo in cui i venditori allestiscono il bancone: tanta scena e poca sostanza. E allora ecco alcuni piccoli segreti per riconoscere il pesce fresco.
Prima di tutto è bene dare un’occhiata agli occhi. Se l’occhio è vivido e sporgente e la pupilla è nera e brillante, il pesce è fresco. Diffidate di quello, invece, che presenta occhi incavati e grigi.
Le branchie devono essere rosse e senza muco, inoltre devono emanare odore di alghe. Diversamente, il pesce non è fresco.
Il colore non è mai monocromatico, le squame devono aderire alla pelle e la carne deve essere compatta ed elastica.
Importantissimo per verificarne la freschezza è sentirne l’odore. Il pesce deve profumare di mare, di iodio. Cambiate pescheria se sentite un odore diverso, soprattutto se avvertite quello dell’ammoniaca: viene utilizzata per disinfettare il pesce e ritardarne la putrefazione.
Per quanto riguarda cozze e vongole, dal momento che il frutto non è visibile, affidatevi al vostro naso e soprattutto accertatevi che le valve siano sempre chiuse.
Altri piccoli stratagemmi riguardano il momento migliore per acquistare il pesce. Ricordate che i mesi migliori per pescare il polpo sono da novembre a marzo, quindi evitate di comprarlo negli altri mesi perché quasi sicuramente troverete sul banco pesce decongelato. Lo stesso vale per totani e seppie che vengono pescati d’inverno.
Infine, diffidate dei ‘prezzi pazzi’: di solito il pesce in sconto è quello più vecchio che deve essere smaltito prima.