Codipendenza: cos’è e perché è nociva
Esistono relazioni nocive che si sviluppano perché lui è codipendente. Ma cos'è la codipendenza? E come si sviluppa? Scopriamolo insieme
Forse avrai sentito parlare di relazioni nocive per via della codipendenza. Ti sei mai chiesta cos’è? Si tratta di un comportamento appreso che può essere tramandato da una generazione all’altra.
È una condizione emotiva e comportamentale che influenza la capacità di una persona di avere una relazione sana e reciprocamente soddisfacente. Oggi ne parleremo e cercheremo di scoprire bene di cosa si tratta e come capire se abbiamo a che fare con un codipendente.
Codipendenza: cos’è?
La codipendenza è anche nota come “dipendenza da relazioni” perché le persone con codipendenza spesso formano o mantengono relazioni unilaterali, emotivamente distruttive e/o abusive.
Il disturbo è stato identificato per la prima volta circa dieci anni fa come il risultato di anni di studio delle relazioni interpersonali in famiglie di alcolizzati. Il comportamento codipendente è appreso guardando e imitando altri membri della famiglia che mostrano questo tipo di comportamento.
Chi influenza la codipendenza?
In sostanza, se la persona che abbiamo accanto è codipendente è per via della sua famiglia disfunzionale. Una famiglia disfunzionale è quella in cui i membri soffrono di paura, rabbia, dolore o vergogna che viene ignorata o negata, generando un ansia che condiziona la vita di tutti.
I problemi che generano una famiglia disfunzionale possono essere tanti e non necessariamente gravi. Di fatto, le famiglie disfunzionali non riconoscono che i problemi esistono. Non parlano di loro o li affrontano.
Di conseguenza, i membri della famiglia imparano a reprimere le emozioni e a ignorare i propri bisogni. Sviluppano comportamenti che li aiutano a negare, ignorare o evitare emozioni difficili. Si staccano. Non parlano. Non si confrontano. Non si sentono. Non si fidano.
Come si comporta un codipendente?
I codipendenti hanno una bassa autostima e cercano qualcosa al di fuori di se stessi per farli sentire meglio. Trovano difficile “essere se stessi”. Alcuni cercano di sentirsi meglio attraverso l’alcol, la droga o la nicotina e diventano dipendenti.
Altri possono sviluppare comportamenti compulsivi come maniaco del lavoro, gioco d’azzardo o attività sessuale indiscriminata. In generale il codipendente ha buone intenzioni, ma finiscono per assumere il ruolo di martire.
Come affrontare chi soffre di codipendenza
Un codipendente ha bisogno di esplorare le problematiche della prima infanzia e della sua relazione con gli attuali schemi comportamentali distruttivi. Il trattamento comprende l’educazione, i gruppi esperienziali e la terapia individuale e di gruppo.
Non puoi essere responsabile di ciò che fa un codipendente: per recuperare (ammesso che succeda= la sua situazione occorre che venga seguito da un professionista che lo aiuti a entrare in contatto con sentimenti che sono stati sepolti durante l’infanzia e sulla ricostruzione delle dinamiche familiari.