Perché una coppia complementare può non essere perfetta
Gli opposti si attraggono ma amano i propri simili. Luogo comune o realtà?
Cosa vuol dire essere una coppia complementare? Ed è davvero una fortuna iniziare una relazione con questi presupposti? Scopriamolo insieme!
Gli opposti si attraggono ma poi scelgono i loro simili
Di teorie, sulle relazioni, ne sono state dette tante e forse troppe, ma la verità è che al cuore non si comanda e questo lo sappiamo bene. Ma che dire di tutte quelle coppie complementari? È davvero questo il segreto di un rapporto duraturo e idilliaco?
La verità è che, come vi diciamo sempre, la perfezione non esiste (e che noia se fosse vero il contrario!), e i rapporti non sono esenti da questa realtà.
Per far durare un rapporto, come spesso ripetiamo, ci vuole la comunicazione tra le parti, flessibilità e apertura mentale. Probabilmente è vero che bisogna essere simili per alcuni aspetti come è altrettanto vero che occorre essere complementari per altri.
Coppia complementare: quanti tipi di amori esistono?
Simili o diversi? Questa è la domanda che molte di noi si pingono prima di intraprendere una relazione perché forse, protagoniste di esperienze passate piuttosto traumatiche, hanno imparato che le differenze sono spesso la causa dei conflitti nella coppia.
È chiaro è che non esiste una verità unica e applicabile a tutti i casi, figuriamoci all’amore che non tiene conto né di consapevolezze, né di ragione.
Essere una coppia complementare, però, non vuol dire che il destino è segnato, né in bene né in male, perché ancora una volta sono le persone a fare la coppia.
Meglio essere simili o essere una coppia complementare?
Anche la scienza si è chiesta spesso se all’interno di una coppia sia meglio essere simili o diversi. Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Kansas ha esaminato 1.523 coppie. I risultati hanno evidenziato che nell’86% dei casi le coppie i cui membri erano simili duravano di più.
Quindi se abbiamo scelto di intraprendere una storia con chi è diverso da noi siamo destinati al fallimento? Dipende ancora una volta da noi e da come scegliamo di affrontare quelle differenze.
Per molte coppie, il fatto di non pensarla in egual maniera su determinate cose importanti, assume una connotazione negativa. Tutto cambia però quando si assume un atteggiamento di apertura mentale e flessibilità all’interno della coppia.
Chiaro è che di punti in comune occorre trovarli, per entrambi i partner, con il dialogo, appunto. Perché è solo così che si può stabilire un patto volontario e consapevole di convivenza e lealtà, perché è anche questo l’amore: un equilibrio di coppia che passa per quello personale.