A tavola con… Alice Politi!
Sapete cosa fa Alice? Scrive per uno dei miei magazine preferiti, è una mamma e fa un lavoro splendido con passione!
La cerco sul web, leggo un pò delle sue parole per la rete e anche nello spazio “detto tra noi” dove scrive, trovo parole di una donna coraggiosa che sapeva bene quello che voleva e c’è riuscita. Ha provato e si è lanciata con passione nel cercare di realizzare i suoi desideri che, come dice lei, erano due: uno quello di costruire una famiglia che fosse il suo orgoglio e la sua forza, due di trasformare una sua passione personale per la scrittura e le relazione umane in una professione: è riuscita a realizzarli entrambi.
In questi casi come si dice, la fortuna aiuta gli audaci e lei ne è una dimostrazione. Nella sua vita Alice si è battuta con tenacia per ottenere quello che voleva, con dedizione e sacrificio, ha provato ad arrivare ai suoi obiettivi e c’è riuscita. Dovendo fare anche molte rinunce, ma sempre con una grande motivazione di fondo. Credo che questo tipo di atteggiamento non possa che essere premiato, alla fine di tutto.
Oggi, con una bella professione nella redazione di Style.it dove cura i canali Sex e Cucina, le sue parole sono “non mi considero ancora arrivata” (per fortuna aggiungo io!) la cosa bella è che trapela la continua voglia di crescere, la curiosità e la ricerca di nuovi stimoli. Sua questa espressione “Per me la vita è ogni giorno un regalo diverso. Da scartare con stupore ed entusiasmo, sempre.”
In questa foto Alice si diverte a preparare cioccolatini ad un corso di pasticceria e la foto l’ha scattata (sì, avete letto bene lì sotto) Teo Musso del birrificio Baladin.
Scopriamo insieme Alice a tavola con noi…
Il tuo piatto preferito qual è e perché?
Lo sformato di patate di mia madre, la zuppa di cozze di mio padre, i tortelli d’erba di mia nonna Lea (emiliana), la caponata di melanzane di mia nonna Rosaria (siciliana), la pizza di mio marito, le mie lasagne al ragù. Tutti preparati con un “ingrediente speciale”: il cuore.
Se fossi uno chef che tipo di ristorante avresti?
Un ristorante più “di sostanza” che “di forma”, con piatti della tradizione siciliana e qualche sperimentazione personale. Un luogo d’incontro per amici e amanti della cucina, con un unico, ampio tavolo rotondo, dove ci si siede guardandosi negli occhi, come in una grande famiglia.
Qual è l’odore del cibo che ti ricorda la tua infanzia?
In realtà è proprio “l’odore dei cibi” che mi ricorda l’infanzia! Sono cresciuta in Sicilia, dove tutto ha un profumo intenso. Un odore indimenticabile, per me, è quello del pane appena sfornato.
Se fossi uno snack/uno spuntino cosa saresti?
Sarei un “bacio perugina”: dolce ma non stucchevole, sensualmente morbido, con un nocciolo duro che rende il tutto sfiziosamente croccante. E un messaggio d’amore all’interno.
Quando il cibo è una coccola/comfort food, che cosa ti prepari o ti concedi?
Niente per me è più confortevole di un bel bicchiere di latte caldo.
Dato che siamo donne al passo con i tempi… un consiglio tecnologico? cosa non deve mancare in una cucina di un’amante del cibo secondo te?
Non credo nella necessità di avere grande tecnologia. Una cosa che non deve mancare è invece una vecchia bilancia tradizionale (quella elettronica può scaricarsi/rompersi più facilmente!). Sarà perché intendo la cucina come un laboratorio creativo personale, dove ciò che davvero conta è la qualità delle materie prime e le mani con cui le lavori. Ci sono strumenti che, nella cottura ma anche nella preparazione, possono permettere di risparmiare tempo, è vero. Ma si tratta di una scelta personale. Penso che il bello in cucina sia proprio “perdere tempo”. Senza fretta, senza l’assillo di dover concludere subito. Cucinare esige pazienza, costanza, cura. Se poi, il vostro ricettario personale lo tenete in un vecchio quaderno o sull’ultimo modello di iPad, che differenza fa?
E per finire per tutte le Bigogirl che ci leggono, hai un consiglio da dare per rimanere in forma o un trucchetto che usi dopo una grande mangiata?
Posso condividere quelle che sono “le mie strategie” quando ho in programma un pranzo o una cena abbondanti. A priori, mi siedo assaggiando un po’ di tutto, ma nelle giuste proporzioni, ovvero senza esagerare e sempre alzandomi da tavola senza aver raggiunto quella sensazione di estrema sazietà che risulta molto fastidiosa (è anche un ottimo esercizio di self control!).
A posteriori, invece, seguo un regime alimentare light per un paio di giorni, a base di verdure e cibi poco conditi. In genere, punto su un piatto di riso in bianco e verdure miste cotte al vapore, condite con un filo di olio. Senza dimenticare mai una/due tazze di tisana depurativa da bere nell’arco della giornata.
Ringrazio molto Alice!
Credits: la foto di copertina con Alice è di La Suso