A tavola con… Barbara Sgarzi
Lei è una delle prime donne ad approdare nel mondo del web, mentre da sempre è un'appassionata di cucina e tradizioni
Barbara nasce a Genova, ed è una giornalista nel vero senso della parola.
Lavora sul web dal 1998 quando ha avuto la fortuna di partecipare alla start up di Yahoo! Italia e poi di andare a Londra all’headquarter europeo.
Da allora, ha lavorato a cavallo tra editoria tradizionale online, lanciando siti di testate – Cosmopolitan.it, Donnamoderna.com – e portali come Leonardo.it.
Ha scritto Bimbo a bordo, un manuale semiserio sulla gravidanza (Morellini, 2008) e ha curato Anobii, Il tarlo della lettura (Rizzoli, 2009) e Hai voluto la carrozzina? (Fabbri, 2011).
Insomma ha scritto e curato proprio due cosucce :)
Oggi lavora come giornalista, scrive di food e lifestyle sulla carta, gestisce il blog di Vanity Fair, fa formazione sui temi del giornalismo online e dei social media ad aziende editoriali e non.
A dicembre 2011 ha contribuito a creare e lanciare Zazie.it, social network dedicato alla lettura.
Inoltre è appena uscito per 40Key il suo book “Twitter, News e comunicazione” dove parla dei dubbi e delle domande più frequenti su twitter e del perché è così utile per giornalisti e comunicatori in genere
(io l’ho già scaricato, nel fine settimana lo leggo sicuramente).
Nel frattempo, dato che fa “poche cose”, ha anche dei blog da molti anni – Blimunda.net e recentemente ne ha aperto uno di food, Fitu Faetu (vuol dire “presto fatto” in genovese, la sua terra natale).
Con la parentesi londinese, adesso vive a Milano da più di dieci anni e finalmente inizia a piacerle, anche se le manca sempre il mare.
Potendo, viaggerebbe molto di più, visto che da quando in casa è arrivata sua figlia i viaggi a lungo raggio si sono ridotti molto (ma spera che riprendano presto).
Vivrebbe al mare, in un attico con un magnifico terrazzo, coltivando basilico e scrivendo.
Io la considero una donna interessante, che ha da insegnare e che vale la pena di scoprire… anche dal punto di vista culinario, cosa ne dite?!
Se la cercate su Twitter lei è @barbarasgarzi ma per il web lei è Blimunda.
Conosciamola a tavola!
Il tuo piatto preferito qual è? Perché?
Ce ne sono tanti: adoro il pesto fatto come dico io, ovviamente. E il pesce in generale, molluschi e crostacei compresi. Ma anche il crudo: farei pazzie per una tartare di pesce o carne davvero eccellente
Se fossi uno chef che tipo di ristorante avresti?
Sicuramente con un menù limitato; pochi piatti ben fatti e ingredienti di ottima qualità, perché odio i ristoranti con menù di 40 pagine, che servono dalla cotoletta al sashimi. Che prepari quello che piace a me: poco condito, poco cotto, poco “paciugato”, tutto molto semplice e leggero. Silenzioso e con i tavoli ben distanziati perché il rumore mi infastidisce. Con un servizio puntuale e attento, senza essere invadente. E con una bella carta dei vini.
Qual è l’odore del cibo che ti ricorda la tua infanzia? Perché?
La focaccia appena sfornata che è stata colazione e merenda quando vivevo a Genova e il basilico sfogliato da mia mamma quando faceva il pesto.
Se fossi uno snack cosa saresti? Per quale motivo?
Qualsiasi cosa salata. Per non dire di nuovo focaccia, dirò una manciata di pistacchi e anacardi.
Quando il cibo è una coccola/comfort food, che cosa ti prepari o concedi?
Considero comfort food diversi piatti, ma sempre salati; non trovo gratificazioni nel dolce. A volte può essere una spaghettata semplice con pomodoro e olive taggiasche, altre volte un carpaccio di carne o pesce, oppure un formaggio saporito. Quando proprio devo sfogarmi mi butto anche sulle patatine. E poi un calice di buon vino, senz’altro. Aggiusta molte giornate storte.
Dato che siamo donne al passo con i tempi… un consiglio tecnologico? Cosa non deve mancare nella cucina di un’amante del cibo? (elettrodomestici, applicazioni, diavolerie varie etc)
Sono piuttosto old style in cucina: ho comprato mille robot per poi parcheggiarli in qualche scaffale. Non riesco a fare a meno dei coppapasta per servire le tartare e del frullatore a immersione, quello sì. Anche dei coltelli in ceramica. E poi mi piacciono i gadget: le pinze per girare il filetto, lo spremiaglio, cose così.
E per finire per tutte le Bigogirl, hai un consiglio da dare per rimanere in forma o un trucchetto che usi dopo una grande mangiata?
Sono la persona peggiore per questo, perché totalmente refrattaria alle diete. Diciamo che dopo una grande mangiata cerco di stare un po’ attenta i giorni seguenti, con le solite regole: niente alcol, niente zucchero, niente pane e pasta. Ma poco di più di questo.