A tavola con… Futura Pagano
Una salentina che vive tra Roma e le Marche, adora le friselle ed è sempre connessa con il mondo
Come lei stessa ama descriversi, Futura è una “salentina visionaria amante della buona cucina, del pensiero laterale e della rete”.
È una blogger per passione e scrive sul suo futurap.com storie digitali che possono cambiare il mondo.
Io l’ho conosciuta sul web, se non ricordo male è stato Twitter, dove è nota come futurap, il nostro primo contatto, ma poi ci siamo “incontrate nuovamente” anche su Instagram.
Contatto nato per affinità di quello che scriveva e perchè chiedeva consigli culinari a me e ad altre foodblogger in rete.
Ho iniziato a seguirla per bene e mi sono affezionata a questa ragazza che ha un nome che mi evoca solo cose belle… il futuro, la tecnologia e la canzone di Lucio Dalla, che da emialiana con papà bolognese, porto nel mio cuore.
Mettiamoci a tavola con Futurap!
Il tuo piatto preferito qual è? Perché?
Il mio piatto preferito è la frisella. Non tutti lo conosceranno perchè è un piatto tipico salentino. Un pane a forma di ciambella biscottato che si bagna nell’acqua e si condisce con pomodori spremuti tra pollice ed indice. Un pasto tipicamente estivo, che è la stagione che adoro di più. Assolutamente semplice e molto autentico, come è poi la mia attitudine verso la vita, e meravigliosamente rappresentativo della mia terra d’origine, la Puglia.
Se fossi uno chef che tipo di ristorante avresti?
Lo sai che ci ho pensato un sacco di volte? Perchè adoro cucinare, da studentessa ho lavorato nel mondo della ristorazione e mi divertiva un casino. Il mio ristorante ideale è un piccolo locale con pochissimi tavoli, arredato in stile “contadino” con qualche tocco di design contemporaneo. E il tipo di cucina che mi piacerebbe proporre prevede piatti della tradizione pugliese rivisitati in chiave creativa ma senza alterarne i sapori. Userei solo prodotti che portano il nome e la storia del contadino e della terra di origine.
Qual è l’odore del cibo che ti ricorda la tua infanzia?
Senza dubbio l’odore del sugo della domenica mattina. Mia nonna Maria era una grande cuoca, e ogni domenica inebriava tutta la casa di odori meravigliosi. In realtà anche gli altri giorni. Tutto quello che ho imparato in cucina è legato a lei, alle sue ricette e alla sua dedizione nel preparare sempre cose nuove e diverse per la sua famiglia.
Se fossi uno snack cosa saresti? Per quale motivo?
Non sono una grande amante degli snack, perché il mio lavoro è talmente frenetico che non sono abituata a fare pause mangerecce tra un pasto e l’altro. Ma ogni tanto mangio un frutto di stagione. Sì, forse sarei una pesca. Dolce ma “tosta” al punto giusto, da mangiare a morsi, perchè sono una donna diretta, molto umana ma decisa.
Quando il cibo è una coccola/comfort food, che cosa ti prepari o concedi?
Cioccolato. Da morire, solo e sempre cioccolato. Come mi consola/coccola lui, mai nessun uomo nella mia vita!
Dato che siamo donne al passo con i tempi… un consiglio tecnologico? Cosa non deve mancare secondo te nella cucina di un’amante del cibo? (elettrodomestici, applicazioni etc.)
Un consiglio tecnologico un po’ sui generis. Instagram, un’applicazione per smartphone per condividere foto con una community online. Io pubblico spesso le foto dei miei piatti e delle prelibatezze che ordino nei ristoranti. Lo consiglio perché è un modo di far conoscere i nostri gusti e le nostre ricette attraverso un mezzo empatico, semplice ma super efficace.
E per finire per tutte le Bigogirl, hai un consiglio da dare per rimanere in forma o un trucchetto che usi dopo una grande mangiata?
Non sono particolarmente fissata per la forma fisica e non mi do delle regole, anche perché sono una super golosa e viziata in cucina, e non le seguirei con disciplina. Quindi, insomma, potrei girarvi il consiglio che mi diede la mia insegnante di Yoga: non vivere per mangiare, ma mangia per vivere. :D