A tavola con… Giulia Blasi
Le piace mangiare e le piacerebbe saper cucinare bene, sfida suo padre nella ricetta delle polpette e scrive libri
Sono entrata in contatto con Giulia attraverso Twitter, niente, ormai ho capito che per me è il social per conoscere persone, avere informazioni e rimanere aggiornata su cosa sta succedendo.
Mi sono imbattuta in lei una sera durante Masterchef, scriveva dei cinguettii veramente divertenti, taglienti e interessanti.
Ho subito guardato la sua bio, mi sono collegata al suo sito e ho visto che ha una sezione recente, dedicata alla cucina dove ci sono tra l’altro, polpette al sugo (meglio di quelle che fa suo padre!) e del pane fatto in casa.
Insomma, basi vere della cucina casalinga, quella che piace a me.
Nella sua biografia leggo ancora che le piacerebbe saper cucinare bene, quindi penso che potrebbe essere una donna interessante per la mia intervista del lunedì. Decido di iniziare a seguirla e ogni giovedì leggo i suoi tweet su Masterchef, ma nel frattempo lei pubblica un libro, Siamo ancora tutti vivi, vado a rivedere il suo sito e scopro che ne aveva già scritti sei. Ok, mi riallineo con il mondo :) e le chiedo subito di mettersi a tavola con me, per raccontarmi chi è, attraverso il cibo.
Il tuo piatto preferito qual è e perché?
Sono una mangiona vera, per cui è difficile scegliere un piatto. Mi piacciono i piatti speziati, i sapori forti, la carne, il pesce di mare, mangio tutto a condizione che sia già morto (a parte le ostriche, quelle vanno bene anche vive).
Se fossi uno chef, che tipo di ristorante avresti?
Cucina casalinga con piatti robusti e tovaglioni a quadri. La gente dovrebbe entrare da me sui piedi e uscire rotolando.
Qual è l’odore del cibo che ti ricorda la tua infanzia?
La minestrina. Il mio asilo odorava sempre di minestrina.
Se fossi uno snack/uno spuntino cosa saresti?
Sono alta un metro e ottanta. Al minimo posso essere un piatto di carbonara. Non mi si mangia tutta in un boccone.
Quando il cibo è una coccola/comfort food, che cosa ti prepari o ti concedi?
“Concessione” non è nel mio vocabolario, mangio quello che mi pare a seconda di quello che il corpo mi richiede: ho un corpo molto saggio, sa lui. Però mi piace un sacco il cinese per asporto, perché arriva pronto in quantità terrificanti e non devo fare altro che mangiarlo: quella è la vera coccola, non dover cucinare quando sono stanca.
Siamo donne al passo con i tempi… un consiglio tecnologico? Cosa non deve mancare in una cucina di un’amante del cibo secondo te?
Io sono molto analogica, a parte la bilancia digitale, che mi sembra l’unico attrezzo davvero irrinunciabile.
E per finire per tutte le Bigogirl che ci leggono, hai un consiglio da dare per rimanere in forma o un trucchetto che usi dopo una grande mangiata?
No. Mangiate. Non state lì a menarvela. Non è che se siete magre siete più felici, e poi vi casca la faccia. Godetevi la vita e la vostra forma così come siete, mangiate sano e anche un po’ malsano, ché poi si muore (e raramente è indigestione).
Ringrazio Giulia per il tempo che mi ha dedicato, grazie.