A tavola con… Vivian Ceresero
Una che non può concepire la sua vita senza tatuaggi, Internet e macchina fotografica e con una passione per i risotti
Ed eccola qui, una nuova donna, mia coetanea e madre di una ragazzina di 11 anni (che si autodefinisce “media”, perchè non è ne piccola e nemmeno grande) che vivrebbe di pasta al burro e carne impanata.
Nella vita privata è fidanzata con un amante della buona cucina e cuoco appassionato, lei come tante di noi si divide tra casa, lavoro e sogni.
Poi nella vita di tutti giorni è etichettata con il ruolo di Media Connection Manager in Weborama, passo le sue giornate a parlare di tecnologia web applicata alla pubblicità.
Dice che potrebbe mai concepire la sua vita senza tatuaggi, Internet e una macchina fotografica (come darle torto?!)
E’ un’iPhone addicted, curiosa di tutto ciò che è tecnologia e sogna di avere un giorno l’idea geniale per una App “Maipiùsenza” :)
Se le chiedete di farvi vedere la sua borsa troverete un intrico di cavi, da quello per ricaricare l’iPhone a quello per connettere il Kindle, mischiati con un mazzo di chiavi enorme grazie ai molti portachiavi di dubbio gusto e “Neverwhere” di Neil Gaiman, libro da cui non si separa mai.
Ama moltissimo viaggiare, ma niente la soddisfa come tornare a casa dopo un periodo di lontananza.
Sogna di avere una casa completamente connessa, così da poter governare tutto da un’App (magari la sopracitata inventata da lei!).
Dice Viv “I regali che ricevo, credo spieghino bene come il mondo esterno mi percepisce: tartarughe di varie dimensioni e materiali, gioielli fatti con pezzi di lego di vari colori, obbiettivi fotografici e accessori vari per l’iPhone. Mi manca, per essere veramente felice, tutta la collezione della Lego dedicata a Guerre Stellari dato che il braccialetto con tutti i pezzi di Tetris e Space Invaders li ha già! ;)”
Questo è il suo Tumblr: lavivy.tumblr.com
Il tuo piatto preferito qual è?
Sono un’appassionata di risotti: mi piacciono anche con i cibi che, normalmente, non mangio. E non so se c’è un perché: ma resta il fatto che vivrei di riso.
Se fossi uno chef che tipo di ristorante avresti?
Una delle mie più care amiche, qualche anno fa, ha aperto il ristorante dei miei sogni: pochi tavoli, solo prodotti di stagione provenienti da presidi slow food e con un’attenzione quasi maniacale alla lista dei vini, tovaglie a quadretti e cesti di vimini come paralumi. Quindi ecco, credo che aprirei una trattoria: un luogo che abbini la buona cucina a chiacchiere e risate. Un posto dove sia facile “sentirsi a casa”.
Qual è l’odore del cibo che ti ricorda la tua infanzia?
Ho un olfatto estremamente sviluppato, che comporta anche una memoria olfattiva sopra la media. Ed essendo cresciuta in una famiglia mista (metà piemontese e metà siciliana), i miei ricordi olfattivi spaziano dalla bagna cauda alla pasta con il finocchietto selvatico, passando dalla torta di mele alla frittura di pesce. Se proprio devo scegliere, però, l’odore dei mandarini ancora oggi, ha il potere di evocare in me i ricordi delle tavolate delle feste autunnali e invernali e, di conseguenza, anche i ricordi più felici.
Se fossi uno snack/uno spuntino cosa saresti? (Per quale motivo?)
Sarei sicuramente pane burro e zucchero: fatta di cose semplici, poco salutare, piena di grassi, un po’ retrò.
Quando il cibo è una coccola/comfort food, che cosa ti prepari o ti concedi?
Quando ho bisogno di coccolarmi o di pensare (di solito le due cose vanno di pari passo), mi preparo il risotto con la toma, che Ë un formaggio molto usato nella cucina della Valle in cui sono cresciuta: era il piatto che mia nonna mi preparava quando, secondo lei, ero giù di morale. E quindi, mi è rimasta la sensazione che dopo un piatto di risotto filante, tutto sia più facile da sopportare e risolvere.
Dato che siamo donne al passo con i tempi un consiglio tecnologico? Cosa non deve mancare in una cucina di un’amante del cibo secondo te?
Non potrei più cucinare nulla senza il mio Iphone: lo uso come timer (l’arrivo di Siri mi ha resa davvero addicted), cerco ricette nelle vari app (quella di giallozafferano rimane la mia preferita), guardo i tutorial e, ovviamente, uso l’app “Lista della Spesa” per non dimenticare mai nulla. Dockstation e Ipod sempre accesi, completano il corredo tecnologico della mia cucina. Un domani vorrei aggiungere il Bimby, strumento meraviglioso che al momento ho potuto solo provare grazie a Valentina, anche detta “La signorina del Bimby”, ma che dovrò aspettare una cucina più grande, in grado di accoglierlo con i dovuti onori.
E per finire per tutte le Bigogirl che ci leggono, hai un consiglio da dare per rimanere in forma o un trucchetto che usi dopo una grande mangiata?
Sono una delle donne più pigre della storia ma, fortunatamente, la mia vita è piena di scale e non in senso metaforico: abito al quarto piano senza ascensore e la casa nel paese di montagna dove sono cresciuta (e che vede le mangiate più sostanziose, grazie alla bravura di mia madre ai fornelli), ha 3 rampe di scale per raggiungere la cucina. Quindi, le scale sono quelle che mi salvano “il punto vita”. ;) fatene tante se riuscite!