Ad Arezzo il primo contest sul food truck

Dal 6 all’8 marzo ai Giardini di Campo di Marte torna il miglior cibo di strada

Partita da Arezzo, oggi l’Associazione nazionale Street food è diventata un vero e proprio fenomeno per il settore. Nella città natale quest’anno tre eventi. Parte così l’undicesimo anno di promozione del cibo di strada certificato

Prende il nome di “TruXelection” la nuova iniziativa sul cibo di strada di qualità lanciata dall’associazione nazionale Streetfood che si svolgerà ai Giardini di Campo di Marte di Arezzo dal 6 all’8 marzo prossimi. Si tratta di una rassegna di alcuni tra i migliori cibi di strada di qualità su “truck” che per la prima volta saranno giudicati dagli appassionati per il cibo, ma anche per l’estetica e l’innovazione. In pratica il villaggio dei foodtruck prenderà il via dalle 17 del venerdì 6 marzo fino poi al sabato e alla domenica dalle 9 alle 24. Ogni appassionato che si avvicinerà oltre a degustare potrà anche votare con una apposita scheda il miglior food truck secondo i seguenti parametri: design/originalità del truck, comunicazione del prodotto, packaging del prodotto, territorialità, genuinità degli ingredienti, approccio al cliente, rapporto qualità-prezzo. Alla fine dell’evento, chi avrà raggiunto il miglior punteggio assoluto vincerà la prima “TruXelection”. «Streetfood Italia oggi deve essere strumento per promozione di territori” dichiara Massimiliano Ricciarini presidente dell’Associazione streetfood.

«Con l’associazione che presiedo e rappresento, dopo oltre 15 anni dalla start up a prima organizzazione riconosciuta a livello nazionale oggi con massima visibilità e rintracciabilità sui social e sul web in generale, dopo 11 anni del primo evento di successo al Prato di Arezzo (e 5 anni al Parco Pertini) abbiamo scelto coraggiosamente di organizzare un evento come anteprima del nostro tour 2020 ma con lo scopo anche di riqualificare l’area di Campo di Marte – spiega il presidente dell’Associazione, Massimiliano Ricciarini – un’edizione zero con alto potenziale di successo e ritengo che l’area necessiti di un’agenda di eventi, un cartellone di iniziative nel lungo periodo. Già il gruppo locale di quartiere “Alò Saione” ha accolto positivamente e con spirito collaborativo e di sinergia la notizia dell’evento. Con loro e chiunque altro vorrà condividere il progetto di Saione-Pionta Campo di Marte come incubatore di idee siamo disponibili a partire già da subito»

Il programma e i cibi presenti. Un ricco programma che partirà dal venerdì 6 marzo alle 17 con la Band23 dalle 19 alle 24 mentre si prosegue l’indomani con il dj set Leonardo Landi e poiDjset marco mancini domenica 8 marzo. Ogni giorno Intrattenimento per tutti – attrazione ludico ricreativa FOOTBALL DARTS TARGET (gonfiabile a forma di bersaglio Freccette da colpire con palloni per totalizzare punteggi e vincere interessanti premi).Tutto ciò a fare da sfondo ai truck presenti con alcuni dei più storici cibi di strada.In allegato il menù di strada

Streetfood al Prato e al Parco Pertini di Arezzo. L’Evento al Parco Pertini giunto alla 5º edizione quest’anno sarà posticipato a maggio e ripercorrerà gli anni 50 con il titolo: street food in the 50’s. Un viaggio negli anni ‘50 in cui si chiederà al pubblico di adeguarsi a un dress code in tema (acconciatura e abbigliamento), ci saranno interventi e approfondimenti in ogni disciplina (storia, enogastornomia, letteratura, fumetti, cultura in genere) e anche la musica spazierà da rock and Roll al rock a bIlly al be bop e Altre sfumature di jazz. A settembre invece si torna al Prato per il tradizionale appuntamento di fine anno (undicesima edizione) con decine e decine di cibi di strada da tutto il mondo.

Gli ineguagliabili numeri di Streetfood. Oggi, dopo dodici anni di attività, l’Associazione può vantare numeri importanti per il settore. A partire dagli eventi che negli anni hanno toccato oltre 140 città italiane, portando in degustazione centinaia di cibi di strada italiani e non solo, raggiungendo, si stimano, circa 9 milioni di appassionati negli oltre 460 eventi messi in piedi. A questi eventi vanno aggiunti, oltre alla somministrazione di cibi “certificati”, anche attività culturali collaterali, come le visite guidate ai centri storici delle città che hanno ospitato i cosiddetti “Streetfood Village”, ma anche convegni, seminari e master di approfondimento. Oltre a questo sono decine le tesi di laurea alla quali l’associazione ha contribuito, centinaia i professionisti aiutati a entrare in questo settore partendo da zero.