Chiara Maci, così si diventa foodblogger
Semplicità, saper scrivere ed essere costanti: "Ecco come ho trasformato la mia passione in lavoro"
Fare successo con il proprio blog è un sogno per moltissime ragazze, ma non è così semplice. Non basta avere passione, ci vuole talento e mestiere. Già, perché anche il blogger ha bisogno di competenze e di formazione. Non ci si improvvisa. Chiara Maci è una foodblogger di successo, tra le più famose in Italia. È conosciuta non solo per il suo sito sorelleinpentola.com, creato in collaborazione con sua sorella Angela, ma anche per essere diventata un personaggio televisivo, prima giudice a Cuochi e fiamme e ora conduttrice del programma Sky #VitaDaFoodblogger.
È nata ad Agropoli e si è formata a Bologna (sua città adottiva), dove ha studiato Giurisprudenza e ha conseguito un master in Media Relations a Milano. Una vita normale finché ha scelto di trasformare la sua passione in lavoro. L’abbiamo intervistata per farci svelare qualche segreto professionale e non solo…
Da cosa nasce la tua passione per la buona cucina?
Sono nata in una famiglia di enogastronomi e di grandi appassionati di cucina. Papà leccese, mamma bolognese, io campana. Impossibile non amare la cucina. Sono diventata sommelier a 20 anni e da lì ho iniziato a studiare legge, mantenendo la passione per i dolci come un piacevole hobby. Durante il mio lavoro in azienda, ho capito che la mia vita sarebbe stata altrove. Non tra le quattro mura di un’azienda, ma in una cucina, con i miei ritmi e attorniata dai profumi con i quali sono cresciuta.
Come sei riuscita a trasformare la tua passione in lavoro. Perché diciamoci la verità la passione non basta, ci vogliono le competenze anche per seguire un blog?
In realtà, pur arrivando io dal marketing aziendale, nulla era pianificato. Mi sono licenziata per rifiuto di una gerarchia, ma ho iniziato a cucinare sperando di aprire un catering. Quando non mi sono stati dati i permessi per il catering, allora ho deciso di aprire un blog e di provare ad applicare il marketing su me stessa. Ed è andata bene. Fondamentale studiare, fondamentale approfondire, avere passione, costanza e coerenza. E tanta curiosità.
3 consigli per i giovani food blogger
Saper scrivere, essere costanti, essere fortemente aggiornati e curiosi.
Prima blogger, conduttrice tv, un libro e anche insegnante del corso “Be a Blogger & Social Influencer” di Komax. Quali sono le chiavi del successo su internet?
La semplicità. La gente mi segue perché si riconosce nella mia normalità, nella vita di ogni giorno. Non ho mai pensato di essere migliore di qualcun altro, anzi. Mi definisco “in fila” proprio perché credo il mio turno debba ancora arrivare. La semplicità e il saper stare al mio posto sono state le chiavi del mio piccolo successo
Sul tuo sito, parli di te descrivendoti con dettagli di vita quotidiani e molti riferimenti alla moda, da tacchi a spillo alla felpa con cappuccio e calzini colorati, dagli orecchini di perle ai maxi maglioni, jeans e All star bianche. Quanto conta la moda nella tua vita?
Poco. Quella descrizione l’ho scritta a 22 anni, però la lascio sul blog perché sempre attuale, anche se più cresco più mi rendo conto che tra una borsa e un tartufo, scelgo il secondo.
Che rapporto hai con il tuo corpo? E che consiglio puoi dare alle giovani, ossessionate dalla linea e dalla dieta?
Ho avuto come tutte le ragazze i miei problemi ad accettarmi, ho sempre avuto qualche chilo in più, ma con la maternità ho visto il mio corpo bellissimo e ho imparato ad amarlo come mai prima di allora. Oggi amo le mie imperfezioni, amo mangiare e non privarmi di nulla e cerco di camminare tanto almeno per restare in forma.
Da dove nasce il soprannome Macy?
È il soprannome legato ad un periodo della mia vita, di percorsi e sacrifici, scoperta e rinascita. Prima di Sorelle in Pentola e di Chiara Maci.
Com’è cambiato il tuo modo di cucinare da quando sei mamma della tua bimba? La maternità ti ha influenzata nel lavoro?
Nella realtà il mio modo di cucinare non ha subito cambiamenti drastici, ho sempre prestato attenzione alla genuinità del prodotto che uso e alla sua stagionalità. E come hanno fatto i miei genitori con me cerco di far crescere Bianca secondo queste basi. Diciamo che ora ho degli orari più precisi e non sgarro. Prima ero libera di mangiare sul divano a qualunque ora, oggi no. Oggi il momento del pasto è importantissimo perché è li che parlo con mia figlia e la educo al buon cibo.
Che cosa ti aspetti dal futuro: hai ancora un sogno nel cassetto?
Si, ne ho due. Ma non li dico per scaramanzia.
Ultimissima domanda a botta e risposta: cibo preferito, il blog più bello e lo chef migliore.
Spaghettone al pomodoro e basilico
Quello in cui si percepisce la verità, la cura e la passione.
Impossibile decidere, ne ho uno migliore per ogni piatto.
Foto: Ufficio stampa; Televisionando