Come riconoscere il “vero” gelato artigianale

Ecco dei trucchi infallibili, in mancanza di una legge nazionale che specifichi cosa voglia dire il termine!

 

Come si riconosce un buon gelato artigianale? Il caso di Grom, che “spacciava” per artigianali i suoi gelati (peraltro buonissimi, fatti con i migliori ingredienti, ma non artigianali perché realizzati tutti in un unico stabilimento in Piemonte e poi “esportati” nelle gelaterie del marchio sparse nel mondo), riaccende i riflettori sulla questione. E noi vi diamo i consigli migliori per capire quando ci troviamo di fronte a un gelato artigianale e quando a una bufala!

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Gelato in coppetta

1. Il gelato non deve essere gonfio

Quando è esposto, non deve formare una montagna. Se rimane solido e non si scioglie velocemente, contiene grassi idrogenati.

2. Il gelato non deve avere colori troppo intensi

Ma deve avere il colore naturale dell’ingrediente principale o di un tono inferiore, mai superiore.

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Occhio ai gelati troppo colorati

3. Il gelato non deve avere scaglie di ghiaccio

Se le ha, allora vuol dire che al gelato è stata aggiunta acqua e quindi è stato rimantecato.

4. Il gelato alla frutta non ha latte

Deve essere come un sorbetto, contenente solo acqua, zucchero e polpa di frutta fresca.

5. Occhio ai gelati con gusti strani

Se hanno colori strani, sappiate che sono pieni di coloranti, vietati nei laboratori artigianali.

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Gelato in cono

6. Il gelato non deve riempire

Se contiene prodotti naturali, non deve saziarvi completamente.

7. Il gelato non lascia il grasso in bocca

Se così fosse, sappiate che è pieno di grassi idrogenati.

8. Il gelato non deve far venire sete

Se lo fa, allora ha troppi zuccheri.

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Il gelato di qualità non fa venir sete!

Fonte: napolike