Eugenio Boer e il ristorante senza menù
Il ristorante a Milano alla ricerca delle emozioni
Dimenticate il menù: nel nuovo, atteso, ristorante [bu:r] di Milano si sceglie una “emozione” tra le otto presentate dallo chef. Una cena a sorpresa! Eugenio Boer è tornato. Dopo aver lavorato con chef molto importanti come Gaetano Trovato e Norbert Niederkofler, in locali innovativi quali Enocratia, Fish Bar e Meat Bar, senza dimenticare Essenza, con cui conquistò l’ambita Stella Michelin.
Dopo la chiusura con Essenza ha seguito la strada della Cucina d’Autore. Il locale piccolo e molto raffinato, firmato dall’architetto Mario Abruzzese si sviluppa in un unico ambiente in cui troviamo due distinte aree: una classica, monocolore e una più informale con della particolare carta da parati. Il posto si chiama Bu:r (il nome dell’insegna riporta la pronuncia olandese del suo cognome) e si trova in via Mercalli 22, appena fuori dalla cerchia dei Bastioni, in zona Molino delle Armi, ed è un locale con delle proprie regole. Non c’è il menù. Boer aveva sempre detto che nel primo ristorante di sua proprietà l’avrebbe tolto, e ha effettivamente mantenuto le promesse.
Al posto del classico elenco di piatti ci sono Otto Suggestioni definite “concetti di degustazione”: Omaggio a Nino Bergese, Waste don’t Waste preparato con gli scarti di lavorazione, Think Green di cucina vegetale, Il Mare, Il Viaggio, La Cuisine du Marché (i piatti del giorno, sostanzialmente), Taverna SantoPalato (di ispirazione futurista), I Miei Classici.
In sostanza, si possono scegliere due, tre o cinque suggestioni per vedersi servire rispettivamente cinque, sette e dieci portate con prezzi che vanno dai 65 ai 120 euro. Sembra una cosa macchinosa, ma in realtà basta dare delle preferenze indicative e poi si lascia fare allo chef (i piatti però variano in base alla stagione). Un’altra particolarità? Si procede a ritroso, con i carboidrati serviti alla fine, per non appesantire.