Il sale rosa dell’Himalaya fa bene o fa male?
Ecco le ultime novità su questo ingrediente spesso usato in cucina.
Il sale rosa dell’Himalaya fa bene o fa male? Recentemente è uno dei sali più utilizzati in cucina, per il suo colore particolare, ma anche perché riesce a dare un tocco orientale ed esotico alle nostre ricette. Nonostante il suo nome, questo sale non proviene dalla catena dell’Himalaya, ma dalla provincia del Punjab in Pakistan. Il sale himalayano è puro, molto antico e non ha sostanze inquinanti o tossine. È ricco di sali minerali, assenti nel sale da cucina: è ricco di ferro e per questo ha un colore rosa, dato anche dal fatto che non viene sbiancato, non essendo raffinato.
Benefici del sale rosa dell’Himalaya
1. Limita il rischio di ritenzione idrica e ipertensione, perché ha poco cloruro di sodio.
2. Aiuta a controllare i livelli di acqua nell’organismo.
3. Aiuta a rendere stabile il ph delle cellule.
4. Aiutare a ridurre i segni dell’invecchiamento.
5. Aiuta ad assorbire gli elementi nutritivi del cibo.
6. Aiuta la circolazione e riduce i crampi.
7. Aiuta la salute delle ossa e dei reni.
8. Aiuta a dormire meglio.
Svantaggi
Perché invece il sale rosso dell’himalaya non dovrebbe mai essere usato?
– Dovremmo controllare la provenienza, perché talvolta viene estratto sfruttando il terreno, l’ambiente e anche la manovalanza.
– Contiene metalli pesanti, come il piombo e il cadmio, potenzialmente tossici e cancerogeni.
– Non è un integratore di ferro o di iodio.
E quindi? Usatelo con parsimonia e controllate la provenienza, per acquistare prodotti certificati!