Intervista a Gabrielle Hamilton, scrittrice o chef?
Il suo primo libro Sangue Ossa e Burro è diventato un best seller, ecco l'intervista semiseria alla regina del Prune di New York
Le mie interviste sono sempre anomale, sarà perché sono tutto fuorché una giornalista ma a me le cose piace chiederle senza filtro e in situazioni strane.
La volta scorsa ero ad una Fiera di Paese, questa volta ero in macchina che intervistavo Gabrielle Hamilton, senza una penna, senza taccuino, in testa solo tante domande dopo aver letto il suo primo libro Sangue Ossa e Burro, edito da Bompiani.
Il libro non è nuovo, è uscito due anni fa, ma in Italia è appena arrivata la traduzione di questa biografia non convenzionale perché scritta direttamente dalla protagonista.
Gabrielle non si è risparmiata ed ha raccontato tutto, ma proprio tutto di lei.
Un’infanzia che da felice si è trasformata in complicata, tanti lavori, droga, lesbica dichiarata ma sposata con un italiano ed infine mamma di due bimbi. Insomma una vita da film, ma non pensate che ad Hollywood non lo abbiano intuito, infatti per il prossimo anno sono previste le riprese e la Hamilton verrà interpretata dal premio Oscar Gwyneth Paltrow.
Gabrielle Hamilton ha un carattere schivo, ma nello stesso tempo alla mano e semplice, ecco cosa mi ha raccontato tra una risata e l’altra nel nostro viaggio da Torino ad Alba.
Nel tuo libro racconti di una vita sregolata, piena di eccessi, droga e problemi con la giustizia. Ti ricordi il momento preciso in cui hai deciso di dover cambiare?
A dir la verità non c’è stato un momento preciso in cui ho voluto cambiare, è stata una trasformazione naturale. Sono semplicemente diventata donna.
Nel libro parli con passione e precisione del cibo, un trasporto davvero unico e profondo, credi che sia stata la grande passione per il cibo a salvarti la vita portandoti sulla retta via?
In realtà credo che più che il cibo sia stato il lavoro, sono una persona meticolosa ed avere tempi, ordini e obblighi mi ha aiutato tantissimo, ma ovviamente il cibo rimane fondamentale per me.
Sei stata sposata con un italiano, sei stata spesso in Italia e da quel che traspare ti sei innamorata del nostro paese. Hai mai preso in considerazione di venire a vivere qui?
Certo che amo questo paese, ora ho il Prune a New York ma progetto di venire a vivere qui in pensione, anche se non so ancora dove.
Che reazione hai avuto quando hai scoperto che il tuo libro e la tua vita erano così interessanti che presto ne faranno un film? Eri emozionata?
Ero orgogliosa, ma non guardo la tv e avendo visto pochissimi film credo di non rendermi conto di quanto sia importante questa cosa, io amo i libri e se dal mio hanno deciso di farne un film, beh vuol dire che è piaciuto e questo mi rende felice.
Io vi consiglio di leggere il suo libro prima che esca il film, e se vi prenderà come ha preso me, in due giorni avrete già finito tutto!
Buona lettura!