Le 6 diete più strane delle star

 

Le star ci stupiscono sempre per le loro scelte bizzarre, che riguardano ogni aspetto della loro vita, anche la dieta. Spesso, proprio dal mondo delle celebrities ci arrivano regimi alimentari davvero molto particolari, che talvolta rasentano l’assurdo e l’incredibile: ma loro sono certe degli ottimi risultati ottenuti, anche se non sempre si tratta di diete consigliabili, perché forse un po’ troppo sbilanciate e non proprio salutari per la nostra salute. C’è una giornalista americana che ha deciso di sottoporsi alle diete più strane delle star… Con quali risultati?

Rebecca Harrington ha deciso di seguire la dieta di 14 celebrità scoprendo che la vita delle star è davvero molto dura e fatta di fame e di alimenti a volte davvero molto assurdi, talmente assurdi da non credere che possano far parte del nostro frigorifero. Il tutto è scritto nel suo libro “I’ll have what she’s having“: pronte a scoprire le diete più assurde?

1. La dieta di Elizabeth Taylor

Mangiava bistecca ricoperte di burro di noccioline, a colazione pane tostato e un frutto, la ser pese spada al lime, insalata al tonno dal sapore molto particolare!

2. La dieta di Marilyn Monroe

Lo sapevate che la diva digiunava a pranzo e a cena mangiava fegato bollito, bistecca o agnello seguiti da un gelato? Mentre a colazione mangiava frullato di uova crude e latte caldo?

3. La dieta di Madonna

La cantante, che sfoggia ancora un fisico invidiabile, segue un regime macrobiotico: alghe marine, tofu, soia e niente carboidrati, uova, carne e latticini… Praticamente non mangia nulla!

4. La dieta di Greta Garbo

Pane al sedano, lievito crudo e siero di latte: nulla di invitante, vero?

5. La dieta di Victoria Beckham

Lei mangia 5 volte al giorno, poco e tante fonti di proteine. Verdura a go go e porzioni che stanno nel palmo di una mano. Una dieta impossibile da seguire per un essere umano!

6. La dieta di Beyoncè

Un regime davvero restrittivo: limonata con pepe di Cayenna e sciroppo di acero, da bere 9 volte al giorno. E basta, nient’altro: ma chi ce lo fa fare?