Le escursioni primaverili nei vigneti alla scoperta dei vini italiani
In Alto Adige le escursioni si fanno nei vigneti per conoscere e assaporare il vino del nostro Paese
Dopo il lungo inverno, quando i primi raggi di sole riscaldano la terra e la natura comincia a riprendere colore e a risvegliarsi, l’Alto Adige e il Sud Tirolo offrono momenti indimenticabili da trascorrere tra i vigneti. È questo infatti il luogo più importante, per le strutture specializzate nel mondo del vino, dove sentire l’arrivo della primavera.
Le zone vinicole altoatesine mettono a disposizione diversi itinerari che si snodano tra viti, masi, cantine e produttori locali.
Via Vinum Venostis, lungo le rogge della Val Venosta
Tra le new entry del gruppo dei Vinum Hotels c’è il Preidlhof Luxury DolceVita Resort***** di Naturno, nella zona vinicola Merano e dintorni, dove la famiglia Ladurner da anniporta avanti la tradizione della viticoltura. Il pinot nero del Preidlhof viene coltivato sulle pendici del Monte Sole in Val Venosta e si sposa benissimo con lo speck affumicato artigianalmente, le ottime grappe della distilleria e le erbe del “Kräutergarten”. A pochi chilometri dall’hotel, tra Laces e Castelbello, sorge la Via Vinum Venostis, il sentiero enologico della Val Venosta. Percorribile tutto l’anno, ma ideale soprattutto in primavera, l’escursione è lunga 9 km e dura circa 2 ore e mezza, il leggero dislivello di 200 metri la rende facile e adatta a tutti. Si tratta di un vero e proprio tour istruttivo all’insegna del gusto, grazie ai cartelli informativi disposti lungo il sentiero, che danno notizie sul panorama, il #vino, le strutture ristorative, le aziende vitivinicole e le cantine. Numerosi tratti del sentiero enologico seguono le rogge, gli antichi canali di irrigazione oggi in disuso, e passano davanti a masi, attraversano appezzamenti e vigneti.
ViaCulturaVini, tra le aziende vitivinicole di Marlengo
Un’altra passeggiata enologica è la ViaCulturaVini che parte dal centro del paese di Marlengo, passa per la Cantina sociale Merano Burggräfler e numerose aziende vitivinicole per poi tornare a Marlengo in un percorso circolare di 4 km. Lungo il sentiero sono collocate tabelle informative, con testi sulla storia del vino e la cultura vitivinicola e oggetti per la viticoltura a grandezza naturale, ad esempio: il falcino per le viti, l’ammostatoio e la tradizionale “Pazeide”, un antico recipiente per il #vino e le misurazioni.
Il sentiero del Gewürztraminer
Da Termeno prende il via il sentiero del Gewürztraminer che si snoda per 3,5 km attraverso vigneti e boschi, per giungere alla frazione di Ronchi e da lì fare ritorno al punto di partenza. Lungo il percorso si gode di una splendida vista sulle montagne circostanti e sullo storico borgo vinicolo di Termeno, con le sue storiche cantine e le sue antiche tenute. La facile escursione dura circa 1 ora.
Proprio a Termeno, nel mezzo del paesaggio vinicolo della Bassa Atesina, l’Hotel Plattenhof**** offre un’incantevole vista sul lago di Caldaro. Da oltre 400 anni nella cantina vinicola viene prodotto un eccellente Gewürztraminer, mentre da più di 200 anni, la famiglia Dissertori accoglie i propri ospiti nel ristorante Plattenhof e, dal 2018, anche nell’omonimo albergo, mettendo insieme competenze e passione per il vino.
Il Sentiero del vino di Chiusa
La zona anche del Sentiero del vino di Chiusa racconta la storia della vinicoltura in Valle Isarco, facendo conoscere i vitigni e il terroir speciale di questa valle. Il percorso prende il via al Lido di Chiusa e prosegue verso la frazione di Coste, attraversando i pittoreschi vigneti della Valle Isarco. Sono diverse le tavole informative che illustrano il lavoro nelle vigne, la flora e la fauna che vivono in questi vigneti e nei dintorni. Il panorama sul Convento di Sabiona e sul Gruppo delle Odle nelle Dolomiti, Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è la ricompensa più bella per questa camminata di due ore.