Succhi di frutta: il contenuto minimo di prodotto verrà alzato al 20%
Siamo abituati a bere succhi di frutta che non sanno di frutta, ma le cose a breve cambieranno
Mi ricordo che, qualche anno fa, una mia amica francese, mentre facevamo la spesa al supermercato durante una vacanza, controllava in maniera meticolosa tutte le bottiglie di succhi di frutta.
Io sinceramente fino a 5 anni fa non ero così attenta a tutto quello che mangiavo, il cibo mi è sempre piaciuto, lo gusto, sono golosa ed esigente ma non ho mai dato troppa importanza all’etichetta, sinceramente.
Poi negli anni se n’è anche iniziato a parlare in maniera più attenta, sono state fatte delle vere e proprie campagne di “controllo etichette” e tutti più o meno siamo diventati più consapevoli, giustamente.
Una delle etichette che io non controllavo mai soprattutto era quelle dei succhi di frutta, ed invece quella mia amica francese mi ha aperto un mondo. Lei stava cercando sulle bottiglie la percentuale più alta di frutta appunto!
Proprio in questi giorni è ufficiale la notizia che il governo Monti ha proposto che la percentuale minima di frutta contenuta in tutte le bevande analcoliche alla frutta passi dal 12% al 20%.
Questo, oltre ad aiutare la nostra salute, perché introduciamo una maggiore quantità di frutta nel nostro fisico con una bevanda, aiuta anche la coltivazione di frutta in Italia con un suo maggior utilizzo, quindi un notevole impatto economico per il nostro paese… che in questo periodo non guasta.
Quindi gusteremo succhi di frutta più buoni,che arriveranno a breve sulla nostra tavola, perchè si dice che il tutto sarà operativo da gennaio 2013, un’altra buona notizia.
Quello che spero è che questa percentuale possa essere ulteriormente alzata, d’altra parte se bevo un succo di frutta mi piacerebbe bere della frutta appunto spremuta e non dell’acqua colorata al gusto di, se poi un domani la frutta fosse pure di origine Bio sarebbe un mondo perfetto, non credi?