Tofu in saor
Una rivisitazione vegana di una ricetta della nostra tradizione.
“Sarde in saor“, questo il nome originale della ricetta che arriva dal Veneto in particolare dalle zone costiere: io, infatti, ho mangiato la ricetta originale fatta in casa proprio in provincia di Venezia e vi assicuro che sono buonissime!
La “versione vegana” farà sorridere ai più, ma per me è solo un omaggio, un voler ricreare quell’abbinamento di sapori favoloso tra cipolla, aceto, uvetta, certo senza l’utilizzo dell’ingrediente principale: le sarde.
Niente paragoni insomma, ma solo un piatto gustoso da provare magari per la prima volta!
Tempo di preparazione:
5 minuti
Tempo di cottura:
15 minuti
Dosi per:
2 persone
Occorrente:
una pentola in acciaio, una pentola antiaderente, una terrina in vetro.
Ingredienti:
250 gr di tofu
300 gr di cipolle bianche
una manciata di uvette
3 foglie di alloro
2 cucchiai di aceto rosso
1 cucchiaio di zucchero di canna
olio evo q.b.
sale q.b.
farina di mais fina q.b.
un cucchiaino di grani di pepe
Procedimento:
Partiamo dalle cipolle, che una volta tagliate finemente andranno stufate in una pentola di acciaio con un goccio d’acqua e tre cucchiai di olio extravergine di oliva.
In un minuto le cipolle diventeranno trasparenti, aggiungete l’alloro, l’aceto rosso e lo zucchero. Quando inizieranno a caramellizzare, aggiungete l’uvetta, un pizzico di sale, amalgamate bene e togliete dal fuoco.
Tagliate il tofu a bastoncino e passatelo semplicemente nella farina di mais con un pizzico di sale, in questo modo creeremo una crosticina esterna molto piacevole al palato.
Fate cuocere i bastoncini di tofu in una pentola antiaderente con olio extravergine di oliva su entrambi i lati.
Ora non resta che comporre gli strati all’interno di un contenitore di vetro, meglio se munito di coperchio in modo da sigillare e non contaminare i sapori nel frigorifero.
Alterniamo uno strato di cipolle con uno strato di tofu, infine qualche granello di pepe verde o ancor meglio di pepe rosa.
Il piatto si può mangiare subito da caldo, ma vi assicuro che come nella ricetta originale mangiato il giorno dopo è ancora più buono!