Sapore fresco e orientale: la storia dell’Uramaki
Ecco la vera storia degli Uramaki giapponesi amati in tutto il mondo
Sovrani incontrastati dei nostri ristoranti giapponesi, gli Uramaki sono sicuramente la qualità di sushi più diffusa in occidente. Tuttavia non tutti sanno che in realtà la loro origine è molto lontana dalla tradizione culinaria del Sol Levante. Basta pensare che spesso sono conosciuti anche come California Roll e sì, il nome dice già tutto.
La vera storia degli Uramaki
Coloratissimi e gustosi, gli Uramaki nascono negli Stati Uniti come rivisitazione della grande tradizione giapponese del sushi. Resta tuttavia il mistero sulla figura che ha effettivamente inventato questa variante di sushi roll pur non mancando i pretendenti al titolo di papà Uramaki.
Il primo indiziato è lo chef giapponese Hidekazu Tojo che nel 1971 si era trasferito a Vancouver in Canada. C’è chi sostiene che fu lui a inventare questi speciali roll in onore dei suoi ospiti VIP al Toko provenienti da Los Angeles. C’è invece chi sostiene che l’inventore degli Uramaki Roll fu Ichiro Mashita, chef del Tokyo Kaikan di Los Angeles. Secondo alcuni infatti fu lui per primo ad aggiungere l’avocado al sushi nel 1960. Una teoria più recente vede protagonista chef Ken Seusa del Kinjo Sushi Restaurant di Hollywood. Nel 1979 avrebbe iniziato a preparare i suoi California Roll.
Che cosa sono gli Uramaki California Roll
Quel che è certo è che i California Roll hanno avuto successo. Tutt’oggi vengono serviti non solo nei ristoranti a stelle e strisce ma nei Sushi restaurant di mezzo mondo. Ma forse il più grande indizio sul loro successo è da ritrovare nella conquista dei menu sushi anche in terra giapponese. Il motivo della loro creazione è stata sicuramente la necessità di adeguare il sushi al gusto americano nel dopoguerra. Altra grande ragione era quella di risolvere due grandi problemi che i sushi chef riscontravano con il pubblico USA. In primo luogo gli americani non erano abituati a mangiare pesce crudo. Questo problema venne risolto con l’introduzione del surimi, del salmone scottato o persino dei gamberi in tempura nei roll. La seconda questione riguardava l’alga nori. Questo ingrediente non era sicuramente un alimento presente nell’alimentazione americana e quindi fu “nascosta” all’interno degli Uramaki, occhio non vede cuore non duole.
Altro espediente per venire incontro ai mangiatori di sushi d’oltreoceano è stato aggiungere avocado, mango o cetriolo. Infatti al contrario dei rigorosi Hosomaki i condimenti dei California possono essere anche più di due e si può ricorrere all’uso di maionese o formaggio cremoso.