Tazze, che passione
Di design o disegnate, morbide o scultoree, tante sono le idee di artisti e designer per accompagnarci nella degustazione delle nostra bevanda calda preferita
Il mio amore per le tazze è sconfinato, e (per fortuna) altrettanto lo è il mondo del design che le produce, sperimentando con linee, disegni e materiali. Ce ne sono davvero di bellissime, di tutti i tipi e per tutti i gusti. Come ad esempio queste dieci.
Da Israele la designer Rachel Boxnboim ha inventato una tecnica per dare forma di tessuto alla ceramica, dando vita a spettacolari set di tazze e teiere. Come fa? Semplice (si fa per dire): basta utilizzare uno stampo di tessuto perché i pezzi mantengano pieghe e cuciture del tessuto da cui sono nati! Qui il video che mostra la designer all’opera.
Per chi è amante degli animali e al mattino vuole sorridere bevendo il caffè, Geraldine De Beco ha disegnato per Bernardaud una serie di tazze che, riempite di liquido, rivelano una sorpresa nella forma di un gatto, di un lupo, o di un uccellino. Bellissime, ma un filo troppo care (240 euro a tazza!)
Sempre per gli animalisti (forse) c’è la serie Hidden Animal Teacups di Ange-line Tetrault, anche se personalmente ammetto che trovo un po’ inquietante vedere un orso che fa capolino dal cappuccino e ti guarda mentre lo bevi!
Con il progetto “Daily Haptics” la textile designer francese Marie Rouillon ha indagato l’importanza delle esperienze materiali per restituire alle persone il senso del tatto nell’epoca digitale disegnando una serie di oggetti di uso quotidiano – tazze prima di tutto, ma anche maniglie e interruttori – che mettono alla prova le capacità sensoriali, e restituendo tutta una gamma di sensazioni piacevoli e spiacevoli che obbligano chi li usa a… pensare.
Sarà per bisogni contingenti alle usanze dell’Europa dell’Est, fatto sta che l’ucraina Maria Volokhova se ne è venuta fuori con un’idea niente male: un “Coppuring” o anello-tazza, in cui quella che è in realtà una tazzina aderisce alla base in metallo dell’anello attraverso una forte calamita, ed è quindi estraibile quando la vodka è nei paraggi.
Ebbene sì, c’è pure la tazza per i lunatici: la Moon Glass dello studio di design koreano Tale Co, disponibile sia in bianco che in nero, che mostra una luna piena quando è piena di liquido e le varie fasi lunari… man mano che si beve.
Perdersi in un bicchier d’acqua in inglese si dice “Storm in a tea cup“: quale miglior spunto per il designer John Lumbus, che ha riprodotto testualmente questa eventualità, facendo produrre le sue tazze da Laikingland.
E di queste tazze antropomorfe dell’israeliana Ronit Baranga ne vogliamo parlare?
A me piace anche quello che è il risultato della collaborazione tra le designer danesi Miss Dotty e Anne Black, la cui collezione Ruth M collection si inspira alle vecchie carte da parati danesi.
Infine, Dolcissima è la famosa serie “Naked girls tea set”, firmata dall’illustratrice olandese Esther Horchner e raffigurante giovani ragazze al bagno (…nel tè), dipinte direttamente su tazze, teiere e piattini. Un’idea semplice ma originale, che ha riscosso molto successo in rete.