Charlie Hebdo: la satira non si spezza
I creativi di tutto il mondo si uniscono in un coro di solidarietà visiva
Chi con gli attentati alla redazione parigina del giornale satirico Charlie Hebdo pensava di mettere a tacere le voci o meglio, a riposare le penne della creatività irriverente che non nuoce a niente e a nessuno di certo si sbagliava di grosso.
Dopo i primi momenti, le prime ore, in cui abbiamo assistito increduli alle cronache che ricostruivano i fatti, raccontandoci di come qualcuno abbia tolto la vita ad altri uomini in nome di una guerra di religione che nessun Dio ha ufficialmente sottoscritto, hanno iniziato ad affluire in rete i contributi e gli omaggi artistici di vignettisti e disegnatori di tutto il mondo: una commovente esplosione di solidarietà e compassione in chiave visiva – molti hanno usato solo rosso e nero, i colori ufficiali del magazine Charlie Hebdo – che nel suo insieme, a partire dalla vignetta qui sotto che non è di Banksy ma è stata da lui diffusa via Instagram con il messaggio “RIP”, ci aiuta a non perdere la speranza che domani ci sarà ancora chi, con coraggio, metterà la propria inventiva al servizio dell’ironia, anche su temi così difficili e controversi.