Che cos'è un gioiello? Un oggetto prezioso… per sé

Cos’è un gioiello? Una base in metallo prezioso su cui stanno incastonate gemme rare e costosissime? Forse non è così, almeno non sempre. Forse gioiello è innanzitutto un accessorio che piace, a prescindere dal materiale, che può essere povero o anche poverissimo, quando l’elaborazione artistica rende il risultato estetico impeccabile.

Ecco cosa succede quando una disegnatrice di gioielli incontra un disidratatore alimentare. È capitato a Cathy, che blogga le sue passioni tra un Paese e l’altro (adesso vive in Mali, dove fa la volontaria nei Peace Corps) su La Prochaine Fois. Il risultato sono gioielli commestibili (tranne per la base in argento ovviamente) realizzati con fette di mela, kiwi, rapa, arancia, susina: c’è da chiedersi quanto possano resistere di fronte ai morsi della fame!

Nel post in cui presenta per la prima volta questo “esperimento” Cathy parla del contrasto tra il materiale deperibile e la staticità dell’argento che caratterizza questi gioielli assolutamente effimeri, e di come sia importante (preservare) la memoria del valore affettivo degli oggetti, che spesso svanisce con la scomparsa della persona cui erano legati.

Un piccolo esperimento e una riflessione affidata a pochi pixel risalenti a un paio di anni fa. E poi… poco a poco la voce si è diffusa attraverso la rete, e in giro per il mondo in molti hanno richiesto di pubblicare quelle immagini su pubblicazioni e calendari fino a che Cathy non ha ricevuto un’e-mail. Niente meno che dal MAD, Museum for Arts and Design di New York. Che per una speciale mostra non voleva gli anelli ammuffiti della prima volta, ma anelli nuovi dai colori brillanti. E così Cathy li ha riprodotti, andando oltre e sperimentando anche nuove forme. La storia di questa evoluzione la trovate in un post successivo e, chissà, magari non è ancora finita.