Il design in montagna: chalet da sogno in Italia

Ai piedi delle Dolomiti o con vista sul Monte Bianco? A due passi dalle piste o immersi nel bosco? Stile baita in Lapponia o minimalismo estremo ad alta quota? E’ il sogno di svegliarsi e sciare, godere una Spa sulla neve, mangiare nella stube, camminare con le ciaspole e guardare le stelle. Ogni giorno, per il tempo di una vacanza indimenticabile.

Gli chalet da sogno ci permettono di vivere un’esperienza unica: il panorama c’è e spesso anche il design cattura il nostro sguardo e ci fa innamorare di posti meravigliosi! Ce n’è per tutti i gusti, anche in Italia.

Compatsch, Alpe di Siusi

L’Alpina Dolomites Lodge sorge sull’Alpe di Siusi, il più bello e vasto altopiano d’Europa e proprio per questo, risponde a rigorosi criteri di qualità: rispetto dell’ecologia e integrazione armoniosa nell’ambiente circostante, nonché massima competenza nei settori benessere, salute, fitness e bellezza. L’offerta enogastronomica è ugualmente di alto livello: un piacere per tutti gli intenditori.

L’aria dell’altopiano, così pura e limpida, ha un effetto profondamente rigenerante, i cui benefici si avvertono sin dal primo momento. Dai 230 ai 550 Euro.

Gressoney Saint Jean, Valle d’Aosta

Per gli amanti della bioarchitettura e della montagna c’è l’opera di un maestro indiscusso del Novecento, Carlo Mollino (Torino, 1905–1973). Ecco la “Casa Capriata”, nel comprensorio sciistico di Weissmatten (AO) ad un’altitudine di 2100 m, realizzata grazie a un progetto di ricerca avviato dal Dipartimento di Progettazione Architettonica del Politecnico di Torino insieme al comune di Gressoney Saint Jean.

La casa aerea, interamente sollevata dal suolo, è distribuita su tre piani che ospitano, al prim l’ingresso con un piccolo disimpegno per il deposito degli sci, il soggiorno–pranzo, la cucina e un bagno; al secondo piano due camere e un bagno; al terzo piano due camerette di piccole dimensioni e una serie di vani contenitori.

Casa Capriata, raggiungibile a piedi, con gli sci o in seggiovia, può adesso essere ammirata secondo la visione ideale di Carlo Mollino: “Tengo per fermo che la migliore spiegazione della propria opera sia la silenziosa ostensione dell’opera medesima.” Info.

Laion, Trentino-Alto Adige