Ines Opifanti fotografa le somiglianze tra cane e padrone
Simbiosi espressive tra quadrupedi e bipedi
I cani fondono la loro vita a quella dei loro padroni. Dedizione assoluta, amore puro. Abitudini e piccoli riti nella vita domestica con i quadrupedi creano una certa reciprocità comportamentale da entrambe le parti, tanto che il bipede assomiglia al suo cane e viceversa. Analogie fisiche, ma anche psicologiche sono state studiate largamente da scienziati e appassionati di tutto il mondo.
Oltre all’inconscia scelta del cane che ci corrisponde fisicamente, quando ne si adotta uno, esiste soprattutto il fenomeno di un reciproco adattamento fra cane e padrone, negli anni. La legge dell’attrazione (il simile attira il simile) potrebbe spiegare alcune di queste emulazioni. Per esempio i cani sono molto sensibili al contagio dello sbadiglio, indicatore di empatia, quando a sbadigliare è il loro padrone, piuttosto che un estraneo.
Ines Opifanti ha fatto un test artistico e sociologico inverso. E se fossero i padroni a imitare i propri cani?
La Opifanti, fotografa di Amburgo, Germania, ha così inviato una richiesta a un gruppo animalista e ha invitato da lei alcuni volontari con i rispettivi cani.
“Ho fotografato prima i cani facendoli accomodare su un piccolo podio”, racconta. “I proprietari hanno interagito con loro, con alcune frasi perfette per far scaturire reazioni giuste. L’aria di tranquillità ha permesso che fossero stati calmi e rilassati, in modo da mostrare un comportamento naturale. Dopo che i cani sono stati fotografati, ecco che i proprietari ne hanno imitato le espressioni. Hanno interpretato i propri cani. E’ stato davvero affascinante perché, in fondo, siamo due specie completamente diverse.” Ines Opifanti.