Insoliti ritratti
Tre diversi artisti uniscono innovazione e tradizione e tecniche non convenzionali
L’arte del ritratto viene rivisitata da tre artisti che usano mezzi d’espressione insoliti e il risultato è sorprendente.
Ritratti con viti metalliche
Andrew Myers è un giovane artista tedesco residente in California, convinto che l’arte richieda intensità d’espressione, sacrificio, energia e tempo. Non a caso i suoi ritratti sono realizzati con insoliti mezzi artistici: viti da ferramenta. Eppure, combinando sapientemente le viti di metallo con pittura a olio, gesso, e materiali vari Andrew crea ritratti che richiedono di essere tanto visti quanto toccati, per apprezzarne pienamente la complessità.
Ritratti con fili di lana
Dalla durezza delle viti a un mezzo soffice per eccellenza: i fili. L’artista francese Julie Sarloutte realizza ricami che sembrano dei veri e propri dipinti, e tra questi dei ritratti molto intensi e dinamici che in apparenza negano la fatica e il tempo che la tecnica del ricamo tradizionalmente richiedono.
I temi scelti da Julie sono spesso drammatici e legati alla crudezza della vita quotidiana, così anche i suoi ritratti, espressivi, realizzati a colpi di colore, hanno qualcosa di violento.
Ritratti con piastrelle
Il visual designer Charis Tsevis vive e lavora ad Atene. Dal suo interesse per il mosaico e le arti visive sono nati due progetti che coniugano l’arte digitale con un tributo a due forme decorative tipiche del Portogallo e della Catalogna e a due “artisti” del pallone come Cristiano Ronaldo e Lio Messi.
Tsevis rende omaggio all’antica tradizione portoghese delle piastrelle smaltate, le famose azulejos, componendo digitalmente con frammenti di queste splendide maioliche, ritratti di Ronaldo.
Allo stesso modo i ritratti di Lio Messi sono realizzati elaborando la tecnica del Trencadís, l’uso di frammenti di maioliche smaltate colorate, usata con risultati splendidi da artisti modernisti catalani, come Antoni Gaudí.