Mark Nixon fotografa i ricordi dell’infanzia
Poetici ritratti dei peluche più amati
I mai dimenticati, caldi, morbidi, fedeli, pupazzi di pezza, ma con l’anima perché animati nel tempo di chi li ha amati.
Mark Nixon ha scattato fotografie quasi metafisiche e sospese di peluche, inseparabili compagni di vita di tanti bambini.
L’idea è nata avendo vissuto personalmente la devozione del figlio per Peter, il suo coniglio di pezza.
“Mi ha colpito il modo in cui lo stringe a sé con gioia quando è eccitato e il modo in cui gli affonda il naso mentre si succhia il pollice…”. Ricorda di quando lui era piccolo e dei sentimenti di simile amore che provava per il suo panda.
Panda e Peter il coniglio fanno entrambi parte del progetto Much Loved, insieme ad altri amici pelosi e affaticati dal tempo, spesso mutilati, spennati, sporchi e scuciti.
“E’ universale. E’ quel tipo di attaccamento primordiale ed emotivo che ci accomuna tutti.”
65 storie, 65 animali accompagnati da una pagina sulla propria biografia.
L’effetto emotivo è spesso commovente, straziante, perché le immagini di questi animali imbalsamati parlano di amore, di tempo e di memoria. Di una vita.
When everything was unknown, they were there.
When anything could happen, they were there.
These repositories of hugs, of fears, of hopes, of tears, of snots and smears.
Alone at night, they were the comforters, when monsters lurked in darkened corners, when raised voices muffled through floors and walls.
These silent witnesses, these constant companions, defenders of innocence.
Their touch, yes, but their smell, that instantly calming, all embalming musk, unique to each, soothing and smoothing the journey from consciousness to un, from purity to im, from infancy to adult-terre.
Sworn to secrecy, unconditionally there, unjudgementally fair and almost always a bear.
Mark Nixon, Much Loved