Quando il disegno incontra Instagram: intervista a Virgola
Virginia Di Giorgio, tra passione e professione, ci racconta come è nata Virgola
Avete mai parlato con una persona capace di mettervi improvvisamente di buon umore solo con la sua voce?
Ecco, Virginia Azzurra Di Giorgio, in arte Virgola, è proprio una di quelle persone!
Un’artista decisamente solare, capace con i suoi disegni (rigorosamente tutti fatti a mano) di regalarvi un sorriso anche nella giornata più nera.
Eppure le prime righe di presentazione sul suo sito ci mostrano un’altra Virgola, una ragazza molto determinata che in pochi anni ha raggiunto risultati incredibili nel campo dei social e della comunicazione: tre Igers Awards, ottava Top Influencer in Italia e più di 87k di followers su Instagram.
Abbiamo avuto il piacere di farle qualche domanda per capire meglio il suo lavoro e la sua passione, ecco cosa Virginia ci ha raccontato.
Nelle brevi righe introduttive del tuo sito, parlando di te, scrivi che il progetto “nasce su Instagram”, ti andrebbe di raccontarci qualcosa in più?
È successo quasi per caso in realtà: avevo un account Instagram come tutti, in cui postavo foto del mio quotidiano, e un giorno iniziai inserendo anche qualche mio lavoro. In breve mi sono accorta che quelli erano i post più seguiti, così ho lasciato sempre più spazio a Virgola fino a che non sono arrivate le prime offerte di lavoro.
Oltre la naturale soddisfazione e felicità, come hai vissuto questo cambiamento dal punto di vista personale? Senti che tu o la tua vita è in qualche modo cambiata?
La mia vita è totalmente cambiata! In breve ho dovuto imparare a rapportarmi con un mondo professionale che non conoscevo, ma che ho amato da subito, perché mi piace molto l’aspetto comunicativo della pubblicità, mi affascina e appassiona.
Grazie a questo cambiamento ho potuto sperimentare anche altro, attualmente mi sto cimentando con la produzione e il montaggio video, non smetto mai di imparare!
Prima dell’arrivo di Virgola nella mia vita facevo tutt’altro (Virginia è laureata in storia dell’arte medievale, ndr.) e il mio sogno era insegnare…
Un traguardo che però sei riuscita a raggiungere dopo qualche tempo!
Infatti, ed è stata una grande soddisfazione. In quel periodo la Napier Academy di Firenze stava cercando qualcuno che tenesse un corso sulla gestione degli account Instagram aziendali e alla fine sono stata selezionata per tenere i corsi. Anche quella è stata un’esperienza incredibilmente formativa, specialmente dal punto di vista comunicativo… avete mai visto un docente fare scena muta a una domanda di uno studente?! Ecco, quella era la mia paura più grande!
Rimanendo per un attimo nel ruolo di insegnante, quale credi sia stato il motivo (o i motivi) del successo di Virgola? Forse la grande sintesi e semplicità racchiusa nei tuoi disegni?
Quello, ma non solo. Quando creo un’illustrazione cerco di trasmettere un messaggio nel modo più leggero e spensierato possibile, c’è sempre un pizzico di ingenuità nel mio lavoro. Poi spesso mi capita di completare i miei disegni con citazioni prese da libri o canzoni, quindi alla fine è l’unione di tanti elementi.
Il tuo regno è quello dei social, ma, in quanto illustratrice, il tuo settore professionale dovrebbe essere quello dell’editoria, hai mai pensato un domani di prestare i tuoi disegni a un romanzo illustrato o di lavorare a quattro mani con un autore?
Non so se sarei in grado di raccontare la storia di qualcun altro o addirittura raccontarne una mia attraverso un romanzo illustrato.
Per esempio: mi piacciono i fumetti, li leggo volentieri, ma non ho rapporto abbastanza stretto con loro, alla storia illustrata preferisco un romanzo, perché adoro potermi immaginare da sola pagina per pagina. Questo non vuol dire che non riconosca il valore degli artisti italiani, anzi, ma come dicevo il mondo pubblicitario mi affascina a tal punto che, per il momento, mi trovo a mio agio con ciò che faccio.
C’è quindi qualcuno che apprezzi particolarmente?
Certo! Ad esempio mi piace molto Zerocalcare, specialmente il modo in cui racconta le sue storie, o le illustrazioni di Gipi… e Luca Barcellona, un calligrafo eccezionale.
Ultima domanda. I numeri dei tuo account social sono davvero significativi, come significativi sono i tre Igers Award portati a casa in meno di due anni, ma, sii sincera, quanti dei tuoi follower riconoscono Virginia per strada?
Anche se alcune volte è successo, rimane comunque una situazione sporadica e inaspettata (ci racconta di una gaffe molto buffa successa al ristorante), anche se le cose stanno lentamente cambiando poiché tendo a “mostrarmi” sempre più spesso.