Scopri le biopiscine
Un tuffo dove l’acqua è più blu… e più green!
In queste calde giornate d’estate, l’alternativa al mare è una bella piscina in cui rinfrescarsi, magari immersa nella natura, tra fiori e piante.
Ma perché non portare la natura anche dentro la piscina? È il principio delle biopiscine o piscine naturali, che in alternativa al cloro e agli agenti chimici utilizzano la fitodepurazione per purificare l’acqua.
Le piante acquatiche utilizzate svolgono un’importante azione di depurazione grazie alle reazioni biologiche che ossigenano costantemente l’acqua. Inoltre le piante sviluppano una micro flora batterica in grado di filtrare le impurità, nutrendosi delle sostanze inquinanti quali azoto e fosforo. L’ossigeno liberato dalle piante durante la normale traspirazione impedisce lo sviluppo delle alghe, evitando quindi l’impiego di sostanze chimiche anti-alga.
Solitamente viene utilizzato anche un sistema di filtraggio naturale, costituito da ghiaia. In questo micro-ecosistema del tutto naturale possono essere inseriti anche dei pesci, nella parte adibita al filtraggio dell’acqua, con l’ulteriore beneficio di un’efficace e naturalissima funzione antizanzara!
Quali piante e dove
Le piante utilizzate sono divise in due categorie: piante sommerse, con il principale compito di ossigenare l’acqua, e piante emerse, che svolgono principalmente una funzione estetica, oltre che di arricchimento dell’ecosistema acquatico. Consiglio le bellissime ninfee, ma anche gigli d’acqua, canne palustri, salicaria che con le loro fioriture renderanno la tua biopiscina ancora più invitante.
Dal punto di vista costruttivo, le piscine naturali sono solitamente divise in due aree: una dedicata alla fitodepurazione e una alla balneazione, con acqua completamente pulita e limpida grazie al filtraggio delle piante e degli inerti. Le due vasche sono divise tra loro da perimetri in muratura o in terra o altro materiale. Possono essere separate del tutto o solo parzialmente.
Il design
La suddivisione delle vasche può diventare tema progettuale, conferendo alla piscina un design interessante. La separazione tra vasche contigue può essere accentuata tramite pietre usate come percorso di collegamento tra le due sponde.
Puoi scegliere anche di separare completamente le due vasche, come in questo bellissimo esempio in una villa in Sud-Africa, dove l’area balneabile è lasciata totalmente libera e la zona con le piante è sistemata a lato, divisa da un elemento in muratura e perfettamente integrata con la vegetazione circostante.
Forme architettoniche
In quanto piscine naturali, spesso si tende a conferire loro una forma più “morbida”, che ricordi un vero laghetto, ma le ultime tendenze puntano invece a design più geometrici, rigorosi, addolciti però dalla presenza della vegetazione. Puoi scegliere di giocare con le forme rettangolari, ma anche perfettamente circolari, la sovrapposizione dei piani, con i camminamenti a fare da raccordo tra le vasche, e i materiali, in un mix interessante di legno e pietra.
L’essenzialità delle forme darà maggior risalto alla componente vegetale, sia quella all’interno della piscina, sia quella già presente nel giardino, in modo da armonizzare perfettamente gli elementi costruttivi e quelli naturali.
Perfetta integrazione con la natura
Nella progettazione di un giardino è fondamentale partire dal contesto, per esaltare gli elementi esistenti e integrare con naturalezza quello che andiamo ad aggiungere. Se vuoi che la tua piscina sia perfettamente integrata nell’ambiente del giardino, sarà opportuno considerare diversi elementi, non solo tecnici come l’esposizione e l’andamento del terreno, per evitare luoghi ombrosi o pesanti movimenti di terra, ma anche le visuali e la vegetazione preesistente.
In questo bellissimo esempio qui sopra la visuale aperta sulla campagna e lo sfondo a contrasto delle colline sono enfatizzati dal piano perfettamente rettangolare della piscina, che esalta le fughe prospettiche e guida lo sguardo verso il fondale, portando, per effetto ottico, le colline all’interno del giardino stesso. Per sottolineare ulteriormente questo effetto ,puoi posizionare la vegetazione solo ai lati della piscina, lasciando libero il lato verso l’esterno.
Per accompagnare l’inserimento della biopiscina, puoi utilizzare delle morbide graminacee lungo i bordi, che si armonizzeranno molto bene sia con la vegetazione palustre interna alla piscina, sia con quella esterna, creando una graduale transizione tra la zona d’acqua e l’esterno.
I vantaggi
Se ancora non siete convinti sulla scelta di una biopiscina rispetto a una piscina tradizionale, ecco alcuni tra i principali vantaggi. Innanzitutto, una piscina naturale non utilizza agenti chimici, cloro e regolatori di ph, evitando fenomeni di inquinamento, ma anche di irritazione della pelle, degli occhi e allergie. Dal punto di vista ambientale, essendo un piccolo ecosistema, arricchisce la biodiversità, non altera i luoghi in cui si inserisce ed è realizzabile anche in zone sottoposte a vincoli ambientali.
Tecnicamente, inoltre, è personalizzabile in tutto e per tutto sulla forma, inserimento della vegetazione, materiali e pendenza del terreno, non necessita di allaccio alle fognature e utilizza pochissima acqua, riciclando quella del proprio bacino. Quindi i costi sia di realizzazione che di manutenzione sono estremamente ridotti rispetto alle piscine tradizionali.
Convinti? Queste biopiscine piacciono proprio a tutti!