#Matteorisponde: il premier su Twitter, i 6 migliori tweet arrivati a Matteo Renzi
Il premier più social della storia politica italiana risponde alle domande degli utenti. A molte ma non a tutte...
Matteo Renzi risponde su appuntamento, dalle 14.00 alle 15.00, astenersi perditempo, citofonare Twitter. Il presidente del consiglio in carica apre il dialogo con i cittadini attraverso il social network che ha caratterizzato il suo modo di fare politica 2.0 lanciando l’hashtag #matteorisponde. Appena un giorno e Twitter è stato inondato di domande, da quelle attinenti alla società e alla politica alle più assurde, ma si sa che mettendosi in gioco sulla pubblica piazza di Twitter si accoglie il bello e il brutto, l’alto e il basso, il serio ed il faceto. E proprio seguendo queste due ultime corrente eccovi tre dei tweet di Matteo Renzi in risposta a #matteorisponde e tre provocazioni ironiche degli utenti, a cui ahimè, una risposta non è ancora stata trovata.
Tagliando sui 140 caratteri
@MMainolfi Più merito, più mobilità, più qualità
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 23 Aprile 2014
Equo e liberale
@ZanottiThomas Non è elemosina. E' misura di rilancio dei consumi e di equità salariale.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 23 Aprile 2014
Premier digitale
@genzobla Ho fatto a voce degli esempi per mostrare come l'innovazione tecnologica possa aiutare la lotta all'evasione
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 23 Aprile 2014
Quesito social-esistenziale
Perché ho meno Follower rispetto a stamattina?
#matteorisponde
— MiSteRX (@SteMicDM) 23 Aprile 2014
Tutta la verità
#matteorisponde ora che il segreto di stato è stato tolto, posso sapere come va a finire Peppa Pig?
— Madianna Maria (@madiannamaria) 23 Aprile 2014
Facendo due conti
#matteorisponde posso fare l'abbonamento a Spotify Premium?
— Moniti di Re Giorgio (@monitinapolitan) 23 Aprile 2014
Vorrei sapere cosa chiedereste, o cosa avete già chiesto, a Matteo Renzi attraverso l’hashtag #matteorisponde. Ritenete quest’iniziativa un confronto pubblico, diretto e trasparente con la politica o solo una captatio benevolentiae verso l’opinione pubblica per fare propaganda del proprio operato? Gli porreste domande pertinenti sulla finanziaria, la sanità, la scuola, il lavoro o la vena umoristica (e un po’ di cinica disillusione) vi porterebbe a chiedere “scusi Matteo, per la stazione”?