Ncd, Angelino Alfano eletto presidente balla su Happy. Dio ci salvi dal tormentone
Non c'è angolo del paese dove non si balli Happy, ma quando anche i politici fanno i simpatici è ora di dire basta
Basta con Happy di Pharrell Williams. Non se ne può più, dalle piazza di mezzo mondo, tutti cantano e ballano Happy. La goccia che fa traboccare il vaso è quando anche i nostri politici “se la cantano e se la suonano” come ragazzini che si fanno festa da soli. È successo alla convention di Roma del Nuovo Centro Destra, dove Angelino Alfano è stato eletto Presidente del partito nato dalle ceneri di Forza Italia, ed eccolo il neo-leader che saltella sorridente – fuori tempo – sulle note di Happy assieme agli accoliti di NCD tra cui Renato Schifani e Nunzia De Girolamo – quest’ultima la più a tempo di tutti e che pare compiaciuta dal siparietto di tv-politica in cui si sta esibendo.
Quando la classe politica vuole fare la simpatica a tutti i costi non c’è canzone che tenga, automaticamente quel pezzo viene bollato come inascoltabile. La prossima volta che sentirò Happy non penserò più agli abitanti di una città italiana (qualcuno è divertente ma all’ennesimo comune in pista non so voi, a me prende l’orticaria) ma vedrò Alfano che si agita battendo le mani fuori tempo in un momento di trashissima auto-glorificazione.
Il rischio del po-po-rò-po-pop-pò che fu Seven Nation Army dei White Stripes è dietro l’angolo: il pezzo, imbarbarito in un coro da stadio dopo la vittoria dell’Italia ai mondiali 2006, è stato per anni sottofondo di ogni momento di euforia collettiva.
Ora che Happy è arrivato nel salotto della politica temo una fine analoga, l’entusiasmo da stadio non è poi così diverso dalle fazioni politiche. Che ne pensate?