Il club del libro topless a Central Park, per "rendere sexy la lettura"

"Bruciate i reggiseni, non i libri" e si denudano al sole di primavera leggendo con le tette al vento

Foto - https://coedtoplesspulpfiction.wordpress.com/
Foto – https://coedtoplesspulpfiction.wordpress.com/

Dai, non fate le bacchettone, chi non si è mai denudata in compagnia al parco, leggendo sotto un sole primaverile l’ultimo romanzo a tinte pulp che teneva sul comodino? Se non l’avete fatto non siete delle lettrici sexy, imparate da chi ne ha fatto un’associazione come la The Outdoor Co-Ed Topless Pulp Fiction Appreciation Society di New York che al motto di “bruciate i reggiseni, non i libri” unisce slogan del femminismo anni ’70 alle visioni letterarie di Ray Bradbury (e senza saperlo anche ai recenti deliri del M5S nell’affair Corrado Augias).
Rendere la lettura sexy è la missione di questo insolito club del libro che dopo l’uscita topless dello scorso week end al Central Park di New York (città in cui il topless è legale) ha visto parlare di sè sull’Huffington Post e a seguito dell’articolo molte richieste di donne desiderose di aderire al gruppo topless. Proprio oggi, in concomitanza con l’inizio del Salone del Libro a Torino mi chiedo se possa essere una tendenza che trovi riscontro anche in Italia, magari in spiaggia, dove il topless è consentito (anche se non dovunque).
Tuttavia non mi sentirei una lettrice sexy con le tette al vento, la vedo più un’inclinazione da naturiste che da pasionarie della lettura e a dirla tutta riscontro una serie di problemi non indifferenti:
1. Il guardone italico.
New York è un microcosmo, un mondo a parte, non ditemi che trovereste lo stesso understatement ed aplomb sulla spiaggia di Calambrone, Riccione o Fregene.
2. L’ombra del libro
Va bene la lettura ma se sono topless in spiaggia volete che perda l’occasione per una tintarella uniforme? L’ombra del libro è nemica della perfetta abbronzatura integrale.
3. Il confronto della tetta
Davvero riuscireste a leggere con tranquillità senza fare pagaroni tra le vostre tette e quelle delle altre? Chi le ha più sode, più grosse, chi è dimagrita, chi ingrassata…Il fisiologico confronto per la più bella del reame è lì che mi aspetta, so già che fare paragoni mi distoglierebbe dal pulp di un Niccolò Ammaniti o Aldo Nove d’annata.

E voi cose pensate del OCETPFAS di New York? Vi piacerebbe partecipare ad un club del libro topless o avreste perplessità simili alle mie?