10 cose da sapere sulle Unioni Civili
Sappiamo veramente cosa prevede il nuovo decreto?
In questi giorni si fa un gran parlare delle Unioni Civili, dal momento che il governo sta discutendo (ormai da tantissimo tempo) su un decreto legge che nel nostro paese manca in merito alle coppie di persone dello stesso sesso. Negli ultimi giorni, proprio a ridosso del voto sulla legge dedicata alle unioni civili, sono state tantissime le manifestazioni a favore, ma anche le voci contrarie, con il “movimento” del Family Day e alcuni politici (oltre che religiosi) pronti a schierarsi contro il decreto. Ma cosa prevede esattamente? Meglio fare chiarezza, per poter capire realmente di cosa stiamo parlando!
1. Diritti alle coppie che non ne hanno
Il decreto Cirinnà prevedere di estendere diritti e doveri alle coppie omosessuali, riconoscendoli giuridicamente. Se oggi uno dei due si ammala, il partner non può avere voce in capitolo e non può nemmeno assisterlo in ospedale perché giuridicamente è un estraneo. Il decreto non si rivolge solo alle coppie formate da persone con lo stesso sesso, ma anche il riconoscimento della convivenza di fatto tra persone di sesso diverso.
2. Cos’è la Stepchild Adoption
Un termine inglese, per definire nient’altro che l’adozione del figlio del partner da parte del compagno, per poter garantire al bambino di vivere serenamente in famiglia, fornendo anche al genitore non biologico gli stessi diritti e doveri del genitore biologico. Se oggi il genitore biologico muore, l’altro genitore, non essendo riconosciuto, non può prendersi più cura del bambino, che potrebbe essere affidato ai servizi sociali.
3. Diritti e doveri, quali?
Il decreto prevede che le persone che stipulano le unioni civili siano maggiorenni e non si può chiedere un’altra unione se c’è già in vigore un matrimonio o un’altra unione. Si può prendere il cognome del partner, se lo si vuole e ci devono essere dei testimoni.
4. Divorzio
Il decreto prevede che, per sciogliere un’unione civile, si debba ricorrere al divorzio, stessa cosa prevista anche per chi è sposato.
5. Non si parla di adozioni
Non si parla nel decreto di adozioni, se non di quelle del figlio del proprio partner, con il consenso del genitore biologico, la volontà dell’altro genitore e, se il bambino ha più di 12 anni, sentendo anche il parere del bambino.
6. Tutele in caso di malattia
Il decreto prevede tutele importanti in caso di malattia sia per le coppie omosessuali sia per le coppie eterosessuali: i conviventi possono designare l’altro come rappresentante in caso di malattia o di morte. Il convivente ha diritto a rimanere nella casa per un lasso di tempo, mentre per l’eredità si procede come in caso di matrimonio. Diversa la questione delle pensioni di reversibilità, che potrebbero valere solo per le coppie omosessuali.