8 regole per una perfetta convivenza universitaria
Come vivere felici anche con una coinquilina invadente
La convivenza universitaria è il primo passo verso l’indipendenza e soprattutto verso una vita lontana da mamma e papà. È vero che stare a casa con i genitori è limitativo, però – ammettiamolo – ha delle comodità: il frigo sempre pieno, i panni puliti (lavati e stirati), il letto che profuma di buono e sicuramente un pasto caldo sempre pronto.
Vivere da soli vuol dire pensare a tutte queste cose, comprese le bollette e l’affitto (a meno che non vi diano una mano). E non è tutto, perché, per abbassare un po’ i costi e tagliare le spese, spesso si divide casa con altri studenti (uno o più di uno). Per sopravvivere alla convivenza ci vogliono delle regole ferree.
Abbiamo pensato a una sorta di vademecum infallibile e ci siano ispirate a Mistress America, un film delizioso che racconta la storia di una ragazza, molto solitaria, iscritta al primo anno di college a New York, incapace di godere sia del prestigio dell’Università che frequenta sia delle meraviglie che offre la città. Per fortuna la sua vita viene stravolta da una scoppiettante sorellastra…
Ecco quindi le 8 regole della convivenza perfetta:
Rispetto
È un concetto ad ampio raggio. Il rispetto vale davvero per tutto e tutti. Vuol dire non invadere la privacy, essere educati e non oltrepassare certi limiti. Insomma, ci sono coinquilini che vi danno fastidio? Benissimo, lo dovete comunicare e possibilmente evitare di commettere gli stessi errori. Per esempio: ospitare amici notturni rumorosi, rovistare nell’armadio del coinquilino, lasciare il bagno sporco o occuparlo per ore la mattina.
Cassa comune
Ci vuole una cassa comune (anche virtuale) su cui ognuno deposita la propria parte di affitto e di bollette.
Per la spesa?
Dipende. I prodotti per la casa sono di tutti e potete comprarli a turno o mettere i soldi nella famosa cassa. I prodotti alimentari potrebbero essere individuali (quindi ognuno pensa a sè). Vi conviene dividere la dispensa e i ripiani del frigo tra i coinquilini o utilizzare i vecchi post-it.
Pulizie
Ognuno deve pulire la sua camera e a turno le parti comuni. Per non sbagliare (e non litigare), fate una tabella con il calendario e magari attaccatelo sulla porta dello stanzino.
Non disturbare
Condividere una casa non vuol dire essere emarginati dal mondo. Se avete una vita privata dovete avere la possibilità di frequentarvi anche a casa. Magari stabilite dei segnali per avvisare gli “altri” di non disturbare. Un bel fiocco alla maniglia potrebbe servire anche quando andate in bagno e avete bisogno di qualche minuto in più.
Le cose da non fare
Sono tantissime. Le più comuni sono lasciare il bagno sporco, distribuire la propria roba in giro per casa, lasciare i piatti sporchi in cucina, non essere puntali nel pagamento delle bollette o divorare di nascosto la dispensa altrui.
Lasciati sorprendere
Questo periodo della vita è davvero unico al mondo. Non esiste un’altra fase in cui potrai concentrarti così tanto su te stessa. Fallo e godi, ma senza esagerare. A volte durante l’Università si cade in una fase di autocompiacimento e di concentrazione che limitano la nostra visione della vita. È un errore, lasciati sorprendere… dalle amicizie, dai coinquilini, dalle nuove avventure e sii aperta a imparare non solo dai libri.
Fai nuove esperienze
Impara da Tracy, la protagonista di Mistress America, che riesce a uscire dalla sua solitudine grazie a Brooke, la sua futura sorellastra e avventurosa giovane che la coinvolge in uno stile di vita completamente diverso da quello a cui era abituata. Hai tempo per vivere di noia e per chiuderti in te stessa. La convivenza è anche questo: accettare il prossimo, rispettarlo e rubare un po’ della sua vita, ma devi essere disposta a far entrare gli altri nella tua.