Anno nuovo, vita nuova: perché si dice così

Quanti di voi sono soliti dire il proverbio “anno nuovo, vita nuova“? Il Capodanno è appena trascorso e il 2019 è qui. Un nuovo libro da scrivere, pagina dopo pagina, di ben 365 giorni. Abbiamo milioni di occasioni per cambiare la nostra vita e per darle la svolta che merita. Eppure, a volte, non riusciamo a farlo, per paura di sbagliare, perché non sappiamo cosa ci aspetta. Oggi, vogliamo parlarvi delle origini di questo detto, che risalgono a più di 1000 anni fa.

“Anno nuovo, vita nuova”: da dove ha origine?

Sin da quando si festeggia il Capodanno, l’anno nuovo ha rappresentato un modo per eliminare tutte le negatività e ciò che non va bene nella nostra esistenza. Può essere un lavoro, un amore, un’amicizia o qualcosa che ci lega al passato. Il giusto spirito è riuscire a realizzare e perseguire i propri sogni, senza fermarsi di fronte agli ostacoli.

Questo ha caratterizzato il proverbio per 1000 anni, che si è tramandato di generazione in generazione, perché ognuno di noi ha sperato, in cuor suo, che le cose cambiassero radicalmente. In quanti di voi, allo scoccare della mezzanotte, hanno deciso di tagliare con la vecchia vita per aprire un nuovo libro?

Se non lo avete fatto, secondo la psicologia, è un male. Sì, perché il significato intrinseco del Capodanno è proprio questo. Non è una scusa per festeggiare o per prolungare le festività del Natale. No, è un momento ricco e carico di energie, che di solito dovrebbero essere tutte positive. In poche parole, è il momento di aprire il cuore ai sogni e di tirarli fuori dal cassetto.

Un pizzico di fortuna, un buon augurio, un detto che ha resistito al tempo e che non è andato perso. Nella speranza che il nuovo anno portate con sé quelle novità importanti, quella svolta in cui noi tutti crediamo. E voi? Quali sono i vostri propositi per il nuovo anno? Vorreste una vita nuova?