Antenati tech: da dove arrivano le invenzioni di oggi?
iPhone, videogiochi, Spotify... esistevano tutti già da molto tempo!
Ogni cosa a questo mondo, vivente o no, ha un passato alle spalle, fatto di evoluzione e antenati, anche gli oggetti tech!
Anche se alcuni di questi oggetti ancora oggi ci vengono proposti come vere e proprie innovazioni, sappiate che sicuramente è esistito qualcosa di simile molti anni prima, solo che ce ne siamo dimenticati! Vediamo insieme alcuni trai i precursori più famosi dei nostri oggetti tech quotidiani.
Lo smartwatch
Arrivati qualche anno fa, che siano Samsung, Apple o LG, tutti gli smartwatch hanno un passato comune, rappresentato dall’HP-01. L’Hewlett-Packard HP-01 è stato il primo modello di calcolatrice da polso: uscito sul mercato nel 1977 e prodotto fino al ’79, l’HP-01 univa le funzionalità di una calcolatrice con il design di un elegante orologio da polso (molto simile ai modelli di Casio attuali).
La cosa che accomuna di più l’HP-01 agli attuali smatwatch è il tipo di acquirenti, disposti a pagare tra i 450$ agli 850$, che ai tempi valevano circa 3000$ attuali: cosa non si fa per comprare un pezzo d’innovazione tecnologica!
iPhone
Chi ha sempre amato i prodotti Apple e ha abbastanza anni per ricordarselo, non si è certamente scordato del MessagePad Newton del 1993. Anche se il boom del prodotto è durato solo cinque anni, la risposta del pubblico fu così entusiasta che Apple capì subito che era quella la strada giusta da perseguire per gli anni futuri.
Newton era un PDA (Personal Digital Assistant), un palmare, capace di trasformare un testo in battuto a tastiera partendo dalla scrittura dell’utente: riconoscimento della scrittura, riconoscimento vocale, navigazione Internet e altri piccole funzionalità (le pro zie delle attuali app), fanno ben intuire che con questo prodotto Apple aveva già capito tutto!
Videogiochi
Qual è stato il primo videogioco della storia? Pacman? Super Mario? No, è stato Tennis for Two ed è nato puramente per caso.
Se nel bel mezzo della Guerra Fredda vi costruissero un laboratorio scientifico dove si fa ricerca sulle armi nucleari dietro casa, forse non vi sentireste così a vostro agio. Ecco perché per tranquillizzare la popolazione nel 1958 gli scienziati del neonato Brookhaven National Laboratory (BNL) aprirono le porte ai visitatori: per l’occasione William Higinbotham creò un piccolo giochino utilizzando due manopole e un oscilloscopio.
Dopo qualche anno e diverse migliorie, il gioco venne smantellato, ma è stata creata un riproduzione presso il Museum of Electronic Games & Art. Peccato non aver registrato il marchio con i diritti d’autore perché grazie all’eredità di Tennis for Two, Atari, con il suo PONG, guadagnò milioni di dollari.
Musica streaming
È ormai automatico usare il cellulare per ascoltare la musica, c’è chi preferisce risparmiare un po’ di traffico mobile e chi invece utilizza solo piattaforme di musica in streaming. E se vi dicessimo che la musica potevate ascoltarla già nel 1901 con il telefono? L’idea infatti era usare la filodiffusione per riprodurre musica attraverso apparecchi telefonici.
Il progetto non durò molto, ma quest’idea permise a Thaddeus Cahill intorno al 1897 di creare il dinamofono o Telharmonium. Il suono che usciva dalle cornette telefoniche era flebile e delicato, così soave che persino Mark Twain ai tempi ne rimase incantato, ma il dinamofono era un bestione di 200 tonnellate e lungo 18 metri. Molto più ingombrante di uno smartphone.
TV on the go
Con i servizi on demand sono arrivati anche gli abbonamenti per guardare la tv fuori casa utilizzando computer, smartphone e tablet, ma Sony nel 1982 c’aveva già pensato. Fratello del Walkman, il Watchman era un minuscola (parliamo di uno schermo bianco e nero di 5 centimetri) TV tascabile, capace di captare i canali televisivi VHF e UHF e mostrarli per un totale di tre ore di autonomia; le batterie non erano ricaricabili, ma nonostante questo il prodotto piacque un sacco, tanto che Sony continuò a produrre modelli sempre più aggiornati fino al 1998.
Laptop
La nuova frontiera dei PC portatili è attualmente costituita da device in grado di funzionare sia come computer che come tablet; pratici, leggeri e con schermi da usare o da soli o in sinergia con tastiere ultrapiatte. Il primo portatile della storia invece era un mattone gigantesco da più di 10 chili e racchiuso in una “comoda” valigetta.
Nonostante fosse bruttino e pesante, l’Osborne 1 è stato il primo computer portatile di massa della storia e fu messo sul mercato nell’aprile del 1981 dalla Osborne Computer Corporation al prezzo di 1795 $. Ai tempi il suo sistema operativo era all’avanguardia e rappresentò una grande svolta tecnologica, ma la società fallì dopo aver fatto grandi errori sull’annuncio di nuovi prodotti non ancora disponibili: dobbiamo ringraziare doppiamente Osborne, per aver creato un prodotto così innovativo e per averci impartito a proprie spese una grande lezione di vita!
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