Colori dell’arcobaleno: posizione, significati e simbologia
Catturano lo sguardo, i colori dell'arcobaleno. E ognuno di loro ha un significato speciale, tutto da scoprire
Quali sono i colori dell’arcobaleno? Sapreste metterli in fila in ordine di grandezza? Sicuramente i bambini sapranno farlo ad occhi chiusi, visto che amano disegnarli. Dietro quello spettacolo della natura, però, si nascondono leggende, significati e simbologia da conoscere.
L’arcobaleno è uno splendido spettacolo della natura, che si manifesta quando il sole esce a fare capolino in un momento di pioggia. Non è assolutamente un evento raro e si può manifestare spesso con una luminosità più o meno intensa, che permette di realizzare scatti perfetti per essere condivisi sui social.
La parola arcobaleno deriva dal termine latino arcus pluvius, che tradotto letteralmente significa arco piovoso. Un nome che calza assolutamente a pennello e che ci fa capire che anche gli antichi che usavano questa lingua ormai non più utilizzata per comunicare avevano capito perfettamente quando e come si forma un arcobaleno. Senza pioggia o senza acqua almeno nebulizzata l’arcobaleno non esce fuori.
Da quanto tempo si studiano gli arcobaleni? Ne hanno parlato Aristotele, ma anche Dante, che nel Purgatorio ha scitto: “… rimanea distinto di sette liste, tutte in quei colori onde fa l’arco il Sole e Delia il cinto”. Studi scientifici più approfonditi risalgono a Marcantonio De Dominis, che è vissuto nel 1500 ed è stato un arcivescovo cattolico, teologo e scienziato dalmata. Lo stesso Isaac Newton aveva citato le sue ricerche quando nel XVII secolo aveva deciso di studiare questo fenomeno atmosferico. Lo scienziato inglese nella sua Optiks cita l’opera di De Dominis intitolata Tractatus de radiis visus et lucis in vitris, perspectivis et iride e pubblicata a Venezia nel 1611, dove sono riportate le sue teorie relative al cannocchiale e all’arcobaleno.
Oggi i colori dell’arcobaleno sono collegati alla bandiera della pace, come simbolo di speranza e di buon auspicio per l’umanità e per il futuro del nostro mondo. Ed è anche simbolo del movimento LGBT (comunità di persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender)
Significato dei colori dell’arcobaleno
Quanti sono i colori dell’arcobaleno? Se lo chiedete a un po’ di amici per fare una sorta di sondaggio, state pur certi che le risposte non saranno tutte uguali. E questo non perché non siano informati su una faccenda che anche i più piccini saprebbero spiegare. Il dubbio sui colori dell’arco che appare in cielo dopo la pioggia ci porterebbe a rispondere o che le tonalità con cui si presenta sono 6 oppure che sono 7.
Se volete una risposta univoca sui colori dell’arcobaleno non la troverete. Anche perché si tratta di un fenomeno che, percettivamente parlando, può essere visto in modo diverso da persona a persona. Vi ricordate Isaac Newton, che abbiamo già citato in precedenza? All’inizio lui aveva ipotizzato la presenza di cinque colori: il rosso, il giallo, il verde, il blu, il violetto.In seguito, però, ne è stato introdotto un altro: con l’arancione il numero dei colori dell’arcobaleno è salito a sei. E in ordine sono: il rosso, l’arancione, il giallo, il verde, il blu, il violetto.
Da sei a sette il passo è breve. Qualcuno ha pensato bene di introdurre anche l’indaco tra i colori, per una questione simbolica. 7 è un numero sacro e che ritroviamo spesso anche in altri campi: ad esempio sono 7 le note musicali, 7 i Sacramenti…. In realtà la scienza si ferma a 6, ma possiamo tranquillamente dire che teoricamente sarebbero 7. Ma provateci a chiedere a un bambino di colorare con il pennarello indaco: secondo voi c’è nel loro kit di colori?
Ed ecco ora spiegato il significato di ogni colore dell’arcobaleno:
- Rosso: il colore fuoco e della passione, ma anche della forza
- Arancione: il colore del sole, della luce, della felicità e della gioia, della magnificenza
- Giallo: il colore del sole e della luce, ma anche della fiamma
- Verde: il colore della natura, del silenzio, della speranza
- Blu: il colore dell’acqua, del cielo, ma anche della nostalgia
- Indaco: il colore della solennità e del crepuscolo, oltre che del mistero
- Violetto: il colore della magnificenza, della dignità, della forza e della potenza
Leggende e credenze
Ma qual è, invece, il simbolismo legato all’arcobaleno in se? Quali sono le leggende e le credenze popolari che accompagnano questo fenomeno del tutto naturale? Sicuramente sono moltissime le storie che aleggiano intorno all’arco di colori che si forma in cielo dopo la pioggia e dopo un temporale.
Di solito l’arcobaleno veniva, soprattutto nei tempi passati, collegato alle divinità, che esprimevano così i loro pensieri, inviando messaggi a chi viveva su questa terra. Si pensava che l’arcobaleno fosse di buon auspicio, portasse fortuna. L’arcobaleno è collegato a significati profondi legati non solo alle divinità, ma anche alla vita, alla creazione. L’arco di colori ci parla così di speranza, promesse, cose positive che potrebbero accadere a chi crede, ma anche armonia, equilibrio, luce, trasformazione.
Per molte culture l’arcobaleno rappresenta un ponte tra questo mondo e un altro mondo, quindi tra il mondo materiale e il mondo spirituale. In Cina l’arcobaleno è un drago a due teste, con una testa che guarda la terra e un’altra che guarda verso il cielo e trasporta le preghiere delle persone in un altro mondo. Nei paesi scandinavi il Bifrost, come viene chiamato l’arcobaleno, è il punto di contatto tra gli dei e gli umani. Per i druidi era simbolo di fertilità. Nella Bibbia, invece, rappresenta il patto tra Dio e l’uomo. Per i nativi americani Navajo è un serpente multicolore da cavalcare per essere iniziati alla vita adulta.
Tante le leggende collegate all’arcobaleno. Sicuramente la più famosa è quella di una pentola d’oro nascosta alla base di quest’arco, simbolo di ciò che è fortemente voluto ma che è anche difficilmente raggiungibile. Ci sarebbe uno strano folletto, il Leprechaun, simbolo della verde Irlanda, che sarebbe il custode del tesoro. Secondo alcuni la pentola rappresenterebbe il ventre materno e le monete d’oro i figli, a dimostrazione del fatto che la famiglia è il tesoro più prezioso che ci sia.
Sempre collegata all’arcobaleno c’è la bellissima storia del ponte dell’Arcobaleno, il luogo dove i nostri amati animali domestici vanno a vivere quando non sono più parte di questo mondo. Rimangono lì in attesa di ricongiungersi con i loro proprietari, con cui hanno condiviso tutto in vita e con i quali continueranno a condividere tanto anche in un’altra vita.
Scienze, il perché dei colori dell’arcobaleno
Come spiegare gli arcobaleni con la scienza? Ovviamente si tratta di un evento atmosferico, quello che di gran lunga è preferito da ognuno di noi. Perché vedere apparire nel cielo questo spettacolo colorato non ha assolutamente prezzo.
Gli scienziati hanno da tempo dato la spiegazione ufficiale per spiegare la formazione degli arcobaleni. Questi si manifestano quando la luce del sole attraversa le gocce dell’acqua che durante un temporale sono rimaste sospese in aria. Lo stesso vale per l’acqua nebulizzata ad esempio vicino a una cascata o quando c’è la nebbia, quando la luce solare attraversa le goccioline che la vanno a formare. Le gocce creano un effetto come quello di piccolissimi prismi ottici in grado di scomporre la luce bianca di cui è composta la luce del sole in una serie di sfumature diverse, che rappresentano appunto i colori dell’arcobaleno.
Gli scienziati hanno spiegato che la luce che entra in ogni singola goccia di acqua che rimane sospesa dopo un temporale viene di fatto deviata e tramite un fenomeno ottico è in grado di creare quella suggestione che ci fa credere che sia un arco a strisce perfette, quando invece le strisce non esistono. Sono i nostri occhi a darci questa impressione, è il nostro cervello a organizzare le diverse sfumature, ma è un meccanismo nostro che non corrisponde a realtà. La percezione spesso può ingannare.
Doppi arcobaleni e durata: come vederli
Per vedere perfettamente un arcobaleno, dobbiamo posizionarci in una zona in cui si trovano gocce d’acqua sospeso, ricordandoci che l’arcobaleno è sempre opposto al sole. Non bisogna guardare verso il sole, ma verso la pioggia. O la fonte di goccioline che rimangono sospese nell’aria. Fate come i bambini: ogni volta che un temporale o un acquazzone finisce, soprattutto in primavera e in estate, occhi puntati al cielo, nella direzione opposta del sole, per poter ammirare lo spettacolo della natura.
E siete mai stati testimoni di quelli che sono considerati come doppi arcobaleni? Esistono anche questi fenomeni, che si verificano nel momento in cui la luce rimbalza dentro una goccia d’acqua più di una volta, andando così a formare un secondo arco nel cielo. Il primo arcobaleno si dice primario, il secondo “sdoppiato” dal primo si dice, invece, secondario. La parte di cielo tra i due archi è più scuro perché non riusciamo a percepire la luce riflessa nella gocce di acqua in questa zona.
Ultima curiosità scientifica: gli arcobaleni possono rimanere visibili anche per ore, anche se la maggior parte di loro sparisce in breve tempo. Una volta un arcobaleno a Taipei è rimasto visibile in cielo per poco meno di 9 ore! Questo arcobaleno da record batte un altro fenomeno che aveva destato molto interesse: il 14 marzo 1994 nel Regno Unito l’arco nel cielo era rimasto a disposizione di macchine fotografiche (allora gli smartphone non c’erano ancora) per ben 6 ore.