Come organizzare al meglio la propria agenda
Consigli dal mondo delle planner addict
Conducevo una vita serena fino a quando mi sono iscritta a dei gruppi su Facebook sull’organizzazione dell’agenda e della giornata. Lì ho scoperto il male assoluto (si fa per dire) nel vedere come si possa essere tremendamente ordinate, organizzate e con un gran gusto estetico per la decorazione della propria agenda.
Si chiamano in gergo “plannerine” (da planner, agenda in inglese) termine che eviterò di usare per l’assonanza con Letterine, Bieberine e altre circoscritte categorie femminili simil-circensi. Scoprire questa perfetta organizzazione ha scatenato in me una gran voglia di emulazione e conseguente frustrazione nel vedere che gli scarabocchi presi di corsa sul taccuino impallidivano di fronte a pagine settimanali decorate come in un libro di illustrazioni naif.
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Ho imparato che l’organizzazione dell’agenda non è solo pianificazione degli impegni quotidiani o settimanali, ma è uno statement, un’affermazione del proprio modo di essere e stile di vita. Non ci credete? Venite, entrate con me nel tunnel del planning addiction, la dipendenza da pianificazione e sentirete l’irrefrenabile bisogno di annotare – e decorare – quando cucinerete la prossima parmigiana di melanzane.
Si fa presto a dire agenda
Se la vostra idea di agenda è quella che ricevete ogni anno dalla banca o dall’officina di fiducia preparatevi a lasciare il Kansas, piccole Dorothy. Ci sono molteplici modelli di agende pensati per usi diversi, a seconda del vostro modo di organizzare e suddividere impegni e obiettivi: tra le più famose i modelli organizer ad anelli con refill intercambiabili (es. Filofax, Kikki-K…) o quelle fisse con spirale (Erin Condren, Happy Planner, Mr. Wonderful, Personal Planner…), ma quelle con taccuini intercambiabili come le Midori, che nascono come diari di viaggio, ma si prestano a essere entrambe le cose, agenda e taccuino insieme.
Custodia in pelle, similpelle, stoffa, feltro, plastificate ecc… E per quel che riguarda il formato dell’agenda? Pocket, personal, A5 ecc…: le scelte per la vostra agenda sono infinite, ma quello che ho imparato è che non ci sono un modello e un formato vincente in assoluto. Come per la scelta di un abito, l’importante è andare sul modello adatto a noi, così è per l’agenda: a prescindere dal trend del momento dobbiamo scegliere quella che meglio si adatta al nostro modo di pensare e suddividere gli impegni e al nostro stile di vita (es. non prendere una pocket, da borsetta, se come me scrivi con un font extra large…)
Personalizzare
Dopo la scelta del modello di agenda avviene la personalizzazione: ogni planner, organizer o agenda diventa un pezzo unico, un’estensione cartacea della personalità della sua proprietaria. Ci sono modelli totalmente personalizzabili come la Personal Planner in cui scegliere il layout delle pagine, la copertina, i colori e su cui potete far stampare il vostro nome o una qualsiasi didascalia e per tutto il resto basta dare spazio alla propria fantasia con stickers, penne colorate, evidenziatori, washi tape (nastro adesivo decorato) timbri, spillette, fermacarte e sticky notes, non semplici post-it colorati, ma sagomati dalle forme diverse.
È possibile stamparsi i refill dai modelli free printables (gratuiti) che si trovano online, o stickers e note come questi. Più la personalizzate, più vi ci riconoscerete e annotare “paga le bollette” sarà un pretesto per decorare invece che pensare alla triste commissione da svolgere.
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L’organizzazione è tutto
Il fenomeno delle plannerine (ok, solo questa volta) è traversale: se pensate che siano solo amanti del bricolage con tempo da perdere vi sbagliate di grosso. L’organizzazione dell’agenda coinvolge diversi tipi di donne per età e professione: studentesse universitarie, libere professioniste, lavoratrici dipendenti, artigiane, mamme in dolce attesa, mamme con più figli.
Tutte annotano gli appuntamenti della giornata, settimana e mese, gli obiettivi prefissati (medio o lungo termine), i progetti a cui lavorare nel tempo libero, le entrate/uscite economiche, gli impegni dei figli, la lista della spesa, le pulizie della casa e la wishlist delle cose da comprare.
Decorare
Quello che viene fuori è un misto tra la pianificazione aziendale e la decorazione dei diari che si usavano alle scuole superiori. Sì perché le organizzatrici da agenda non solo pianificano gli impegni, ma li decorano in modi diversi che ti lasciano a bocca aperta.
Accanto alla lista della spesa aggiungono una frase motivazionale che hanno stampato e plastificato loro stesse, tra una sezione e l’altra dell’agenda inseriscono divisori personalizzati con decori a tema. Insomma, una volta imparato a organizzare la propria agenda c’è solo da perderci la testa su come decorarla. E anche qui, non c’è uno stile vincente, purché sia vostro e funzionale alla vostra organizzazione in base ai colori, divisione dello spazio nella pagina ecc…
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E se manca l’ispirazione, su Facebook ci sono i gruppi Life in Planner e Planner addicts Italia dove iscriversi, su Instagram e Pinterest potete cercare per #planner, #planneraddict per trovare la strada di mattoni d’oro fino alla città di Oz.