Cosa sai davvero sulla Befana?
Curiosità e leggende sulla festa più antica del mondo
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio si compie l’ultima magia del periodo natalizio: una vecchietta dall’aspetto non proprio accattivante arriva a cavalcioni di una scopa per portare giocattoli, cioccolatini e caramelle o forse anche una buona dose di cenere e carbone (non si sa mai). Come Babbo Natale, passa sopra i tetti calandosi dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini.
La cara vecchietta è la Befana. Tutti la conosciamo molto bene, perché è la festa che chiude un periodo di regali, buon cibo e feste in famiglia. Ma quanto ne sappiamo di questa festività? Scopriamo insieme qualche curiosità.
Le origini della Befana
La parola Befana deriva dalla distorsione di Epifania (Epifania > Pìfania > Beffanìa > Befanìa > Befana), che significa manifestazione, rivelazione. Il termine è strettamente legato alla tradizione cristiana. Nell’immaginario collettivo è un personaggio dall’aspetto di vecchia che passa tutto l’anno a costruire giocattoli per i bambini buoni, mentre porta il carbone a quelli cattivi.
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Le origini della Befana sono un mix di tradizioni magiche precristiane, cultura popolare, elementi folcloristici e cristiani. L’elemento cristiano di questa ricorrenza è dato dai doni che la Befana porta, in ricordo di quelli offerti a Gesù dai Magi. Da un punto di vista pagano, la Befana potrebbe avere una qualche parentela con la vecchia che si brucia in piazza per festeggiare la fine dell’anno. I Celti usavano infatti dare alle fiamme grandi fantocci di vimini per onorare le loro divinità.
Un outfit che non passa mai di moda
Dato che si tratta di una donna molto anziana, il suo vestiario non è molto glam, ma rimane comunque in voga da secoli. Un gonnellone scuro e ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte non proprio nuovissime. Il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate. Come non riconoscerla?
La leggenda della Befana
Per spiegare la coincidenza della festività dell’Epifania con l’arrivo dei Re Magi, c’è una leggenda che narra più o meno questa storia. Una sera di un inverno freddissimo, bussarono alla porta della casa della Befana tre personaggi elegantemente vestiti: erano i Re Magi che, da molto lontano, si erano messi in cammino per rendere omaggio al bambino Gesù. Le chiesero dov’era la strada per Betlemme e la vecchietta indicò loro il cammino ma, nonostante le loro insistenze lei non si unì a loro perché aveva troppe faccende da sbrigare. Dopo che i Re Magi se ne furono andati, sentì che aveva sbagliato a rifiutare il loro invito e decise di raggiungerli. Uscì a cercarli ma non riusciva a trovarli. Per questo bussò a tutte le porte, lasciando un dono ad ogni bambino nella speranza che uno di loro fosse Gesù. Così, da allora ha continuato per millenni, nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio a cavallo della sua scopa…
Cosa regalare alla Befana
Lo sapevate che anche alla Befana va lasciato un regalo? O meglio un omaggio enogastronomico che consiste in un mandarino o un’arancia e un bicchiere di vino. Se glielo lasciate, sicuramente il mattino successivo insieme ai regali troverete il pasto consumato e l’impronta della mano della befana sulla cenere sparsa nel piatto!
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La Befana nel resto del mondo
Se per noi l’Epifania segna la fine delle feste natalizie, in altri paesi il 6 gennaio è il giorno più atteso. Ci sono davvero tante tradizioni diverse legate a questo giorno.
Spagna. Tutti i bambini spagnoli si svegliano all’alba per scoprire quali regali hanno ricevuto dai Re Magi.
Nel giorno dell’Epifania, in molte città della Spagna si tiene il corteo dei Re Magi, dove i tre Re sfilano per le vie cittadine a bordo di carri per portare doni ai bambini che sono stati buoni durante l’anno.
La tradizione spagnola è stata ereditata in molti paesi dell’America centrale, tra cui Messico e Cuba, così come nell’America del Sud.
Francia. Non essendo un giorno festivo, l’Epifania viene celebrata la domenica prima o dopo il 6 gennaio.
Per questa ricorrenza si usa preparare un dolce all’interno del quale viene inserito come portafortuna una fève e chi la trova, sarà eletto re o regina per un giorno. Nel nord della Francia, si mangia per quest’occasione la “Galette des Rois”.
Russia. Secondo il calendario ortodosso, è il giorno in cui si celebra il Natale. Secondo la tradizione, i regali vengono portati dal Padre Gelo accompagnato da Babushka, una vecchietta che lo aiuta nella distribuzione dei doni.
Germania. Solo in tre stati federali della Germania viene commemorato il 6 gennaio come il giorno della venuta dei Re Magi. Per questa ricorrenza, preti e chierichetti bussano di porta in porta per raccogliere delle offerte e intonano come ringraziamento qualche canzone a tema religioso.
Islanda. Il giorno dell’Epifania viene chiamato il tredicesimo giorno, perché da Natale fino al 6 gennaio trascorrono ben 13 giorni. La tradizione vuole che dall’11 di dicembre fino al 25, arrivi un Babbo Natale al giorno, che dal 25 dicembre in poi, se ne vanno uno alla volta, fino ad arrivare al tredicesimo Babbo Natale che decreta la fine delle feste.